Inizio scuola in Sicilia: è ancora incerto l'avvio dell'anno scolastico 2020-2021. L'assessore Lagalla fa sapere che potrebbe esserci un inizio posticipato.
Inizio scuola in Sicilia, secondo il Decreto Lagalla, le scuole impegnate come seggio per il referendum hanno il diritto di posticipare le lezione dopo il 14 settembre.
Come afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla: “Le istituzioni scolastiche, che saranno utilizzate quali sedi della prossima consultazione referendaria del 20 e 21 settembre hanno facoltà di determinare l’inizio delle lezioni a far data dal 24 settembre 2020”.
Ciò permetterebbe di prendere tempo, vista l’incertezza della situazione nelle Regione, in merito alla modalità delle lezioni prevista per l’inizio dell’anno scolastico.
Nonostante la ministra Azzolina rassicuri sull’inizio delle lezioni, la situazione rischia di diventare complicata: non si sa ancora quando arriveranno i banchi monoposto e soprattutto quanti; non si sa ancora se i dirigenti scolastici dovranno richiedere più personale per fronteggiare la riduzione degli studenti e delle studentesse per classe.
Incertezza e mancanza d’orientamento calcano il palcoscenico d’inizio anno scolastico. Il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, rassicura genitori, docenti e alunni intervenendo nel corso della trasmissione “Agorà Estate”, prima della riunione del Comitato tecnico scientifico sulle misure da adottare:
“Capisco i ragazzi che vogliono divertirsi ma il nostro dovere oggi è riaprire le scuole Abbiamo promesso che a settembre riapriremo le scuole con il massimo della sicurezza possibile. Questo oggi è il nostro dovere”.
Una delle ipotesi prese in considerazione è quella di decidere la riapertura delle scuole in base all’indice contagiosità Rt.
Anche il governatore siciliano Musumeci si mostra scettico nei confronti della riapertura delle scuole previste per settembre. “In questo momento è difficile poter conciliare il diritto allo studio e il diritto alla salute – dichiara -. So che è una materia particolarmente complessa, ma dopo molti mesi di inutili e sterili confronti credo che ancora siamo in alto mare. Noi in Sicilia siamo pronti, abbiamo già predisposto quello che è necessario, ma non avendo chiarezza sulle misure tutto rimane provvisorio. Mi auguro che gli impegni possano essere mantenuti, così come assicura il ministro”.
Musumeci mostra scetticismo e si augura dunque che le promesse possano essere mantenute.
Per la Ministra Azzolina, è importante ritornare a scuola e non farlo significa rendere ancora più fragili le famiglie e gli studenti in difficoltà. Uso di mascherine e distanziamento sociale sono le regole da adottare per un rientro a scuola sano ed improrogabile.
“Tutti i auguriamo che i dati migliorino” – tuona la ministra in un’intervista a La Repubblica -. “Dipende dai comportamenti. È una questione di responsabilità: individuale e collettiva. Gli esami di Stato si sono svolti in sicurezza, nessun ragazzo si è ammalato. I nuovi contagi sono avvenuti in vacanza, non a scuola“.
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