C’era una volta il fiume Alcantara, tra i principali fiumi siciliani e secondo per portata solo al Simeto, ma rispetto a questo, in teoria, assai più regolare. Oggi, del fiume denominato dagli arabi “il vaso”, per via delle gole scavate nella roccia, in alcune zone rimane ben poco, e anche la fauna marittima ne risente.
La denuncia, come molto spesso accade in queste circostanze, viene da un privato cittadino, la guida naturalistica Emilio Messina, che tramite il suo profilo Facebook ha scattato diverse foto nel tratto sotto Castiglione di Sicilia, nella provincia etnea. In quella zona, del fiume restano soltanto poche pozzanghere d’acqua verdastra, in cui muoiono lentamente decine di pesci, mentre le pietre levigate dall’acqua emergono completamente in tutta la loro tremenda bellezza.
“La situazione attuale del fiume Alcantara nel tratto sotto Castiglione di Sicilia è preoccupante e disastrosa – scrive Messina a corredo delle immagini postate su Facebook -. La moria di pesci così numerosa rientra nel disastro ecologico. Che gli enti preposti facciano subito qualcosa”.
Non si conoscono le cause della secca. L’assenza di piogge tipica dell’estate siciliana potrebbe aver contribuito, ma c’è anche chi parla di possibili fattori legati all’inquinamento o eccessiva acqua pompata dalla falda a monte. Non è la prima volta che si verificano fenomeni simili, come aggiunge lo stesso autore delle foto, ma mai, finora, la moria di pesci e la siccità erano state così gravi.