I contagi risalgono in Italia e fenomeno di mancato rispetto delle regole anti-covid si moltiplicano da Nord a Sud. Il governo sceglie quindi la linea dura e impone regole più restrittive per la movida notturna e per l’uso della mascherina. La decisione è arrivata ieri pomeriggio, al termine di una riunione in videoconferenza tra i ministri Boccia, Speranza e Patuanelli da un lato e i governatori regionali dall’altro.
Il testo della nuova ordinanza si può sintetizzare in due punti: sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico e obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento. Le nuove regole entrano in vigore a partire da oggi, lunedì 17 agosto. Due i fattori che hanno portato alla decisione: l’aumento continuo dei nuovi positivi (3.351 nell’ultima settimana, con picchi quotidiani che non si registravano da maggio) e la situazione negli altri Paesi europei, alle prese con numeri ancora più alti di contagiati. “Non possiamo – ha sostenuto Speranza – vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.
L’ordinanza, inoltre, si rifà al precedente DPCM del 7 agosto, che resta ancora in vigore e a cui vengono aggiunti i due punti precedentemente menzionati. Nel testo si legge anche che non sarà possibile per i governatori regionali agire in deroga a quanto emanato. Ulteriori misure, infatti, possono essere prese “solo in termini più restrittivi rispetto a quelle di cui ai punti a) e b)”, vale a dire chiusura discoteche e utilizzo della mascherina anche all’aperto.
Proteste sono arrivate da Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo: “la discoteca – ha detto il presidente Maurizio Pasca – è un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili’. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il ‘contagio’ si fermerà! Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza”. Non si esclude un ricorso al Tar.
Si pubblica di seguito il documento con il testo completo dell’ordinanza firmata il 16 agosto.