In Sicilia classi formato "mini" per le scuole dell'infanzia e per i primi anni della primaria. Le novità nel documento approvato dalla task force della Regione Siciliana.
Niente classi con più di dieci bambini nelle scuole dell’infanzia e nel primo biennio delle primarie in Sicilia. È questa una delle news scuola messe a punto dalla task force scolastica della Regione per il ritorno tra i banchi. Per ogni alunno, in aula, è previsto uno spazio di almeno 1,5 o 1,8 metri quadrati.
Il documento redatto dalla task-force regionale per la pianificazione delle attività educative, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico e formativo 2020-2021, è stato approvato nella giornata di ieri. L’avvio dell’anno scolastico, così come nella maggior parte delle regioni italiane, è previsto per il 14 settembre. Tuttavia, le scuole partiranno in modo scaglionato, così da poter fare delle verifiche sull’efficacia delle misure anti-covid nel corso della settimana.
Per quanto riguarda le mascherine, ai docenti verrà consigliato l’utilizzo di visiere in plastica, mentre i bambini al di sotto dei sei anni non saranno tenuti a indossarle. Inoltre, nel documento dovrebbe essere prevista la possibilità di non indossare la mascherina durante le lezioni, ma la si dovrà portare nel caso di spostamenti.
Il testo del documento redatto dalla task force sarà disponibile sul sito dell’Assessorato a partire da oggi, giovedì 16 luglio. Inoltre, sarà distribuito a tutte le istituzioni scolastiche e formative della Regione Siciliana nonché a Comuni, Liberi Consorzi e Città Metropolitane. A dare la comunicazione di questa news scuola riguardante la Sicilia è l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla che, su impulso del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha promosso l’istituzione della task-force, coadiuvata dal professore Elio Cardinale.
“L’obiettivo – dichiara Lagalla – è quello di garantire agli studenti un regolare rientro in aula, per recuperare la preziosa dimensione relazionale della scuola, interrotta dalla pandemia e non pienamente surrogata dalla didattica a distanza. Occorrerà grande collaborazione e partecipazione da parte di tutti perché non dovranno in alcun modo essere trascurate le opportune misure di contenimento del rischio da contagio e di prevenzione sanitaria, fondamentali per la salvaguardia della salute degli studenti e del personale scolastico”
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