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Pos e credito d’imposta: cosa cambia dall’1 luglio

Per i professionisti dal prossimo 1 luglio la soglia per l'utilizzo del contante verrà ulteriormente ridotta e ad essi spetterà un credito di imposta sulle commissioni addebitate per le transazioni effettuate tramite POS. Ecco come funzionerà.

Pos e credito d’imposta – Sono previste due importanti novità riguardanti i professionisti ed aventi come finalità quella di incentivare sempre più i pagamenti digitali e l’utilizzo del POS. Queste due misure riguardano l’utilizzo del contante e il riconoscimento di un credito di imposta sulle commissioni addebitate dagli intermediari per i pagamenti tramite POS.

L’utilizzo del contante

Già iniziata da tempo la stretta sull’uso del contante, al fine di contenere l’evasione. Ad oggi la stretta continua ed in particolare, per i professionisti impegnati nel processo di dematerializzazione dei propri studi, dal 1° Luglio la soglia per l’utilizzo del contante verrà ridotta a 1.999,99 euro. Inoltre, ci sarà un’ulteriore abbassamento a partire dal 1° Gennaio 2022 che porterà la soglia ad abbassarsi a 999,999 euro.

Credito d’imposta: come calcolarlo

La seconda misura riguarda il riconoscimento di un credito di imposta pari al 30% sulle commissioni bancarie addebitate  per le transazioni effettuate tramite POS, quindi con carte di debito, di credito, prepagate o mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.

Infatti, installare un POS per consentire i pagamenti elettronici comporta al professionista il pagamento di commissioni agli intermediari. Quindi, al fine di incentivare i pagamenti tramite mezzi alternativi al contante è previsto il riconoscimento di un credito di imposta nella misura del 30% delle commissioni addebitate per questo tipo di transazioni.

Per calcolare il credito spettante, che deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui matura e in tutti quelli successivi fino a quello in cui se ne conclude l’utilizzo, i professionisti e gli esercenti riceveranno, mensilmente e telematicamente, l’elenco di tutte le transazioni effettuate e di tutte le commissioni addebitate.

Il credito di imposta potrà, poi, essere utilizzato a partire dal partire dal mese successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta. Il credito di imposta, inoltre, non concorre alla formazione né della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi né del valore della produzione ai fini dell’Irap.

 

 

 

Carla Gagliano

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Carla Gagliano

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