I contributi a fondo perduto saranno destinati alle imprese che hanno registrato un calo del fatturato a causa del lockdown. Come funzionano e a chi spettano.
I contributi a fondo perduto destinati alle imprese rientrano nel programma di rilancio del Paese dopo l’emergenza Coronavirus. Da ieri pomeriggio è possibile inoltrare la domanda all’Agenzia delle Entrate, tramite procedura esclusivamente telematica. Ecco a chi spettano ed entro quando fare la domanda.
Chi può accedere ai contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Governo? Per fare domanda è necessario essere titolari di un’impresa che non fatturi oltre cinque milioni di euro all’anno, calcolati, in questo caso, sulla base di quelli del 2019.
Nel caso in cui la dichiarazione non sia stata ancora inviata, è necessario soltanto indicare una fascia di reddito. Il bonus è destinato ai titolari di partita Iva che hanno registrato un significativo calo del fatturato nel mese di aprile 2020, dimostrabile a fronte dello stesso periodo del 2019. Il calo di fatturato deve essere pari ad almeno un terzo.
Esistono, tuttavia, alcune eccezioni. Possono fare richiesta per i contributi a fondo perduto anche coloro che hanno avviato un’attività a partire dal 1° gennaio 2019 o coloro che abbiano domicilio fiscale o sede nei comuni colpiti da calamità, come alluvioni e terremoti.
Al contributo a fondo perduto potranno accedere, inoltre, imprese, partite Iva o titolari di reddito agrario, che dimostrino lo stato di attività al momento della presentazione dell’istanza. Restano esclusi, quindi, coloro che hanno cessato l’attività e i professionisti iscritti alle casse previdenziali. L’Agenzia delle Entrate, infine, ha chiarito che rientrano tra i beneficiari anche i forfettari, le società tra professionisti e chi esercita attività d’impresa o di lavoro autonomo anche se è lavoratore dipendente o pensionato.
La richiesta di accesso ai contributi a fondo perduto può essere inviata, esclusivamente per via telematica, entro il 13 agosto. Il termine sarà prolungato fino al 24 agosto, tuttavia, per quanti abbiamo ereditato un’attività per conto di un deceduto.
La domanda può essere inviata anche tramite un intermediario e si deve inoltrare attraverso il canale telematico Entrate/Fisconline o con la procedura predisposta nell’area riservata del portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate.
Per accedere all’area dedicata bisogna usare le credenziali Fisconline, Entratel, Spid e Carta nazionale dei servizi. Per ciascuna domanda vengono fatte due elaborazioni di controlli, sia formali che sostanziali. Viene in seguito comunicato l’esito e inviata la ricevuta al richiedente.
L’Agenzia delle Entrate assicura che entro circa dieci giorni i fondi saranno erogati direttamente sul conto corrente di chi ne ha fatto richiesta.
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