La rassegna Almalaurea 2020, recentemente pubblicata, fotografa le principali caratteristiche dei laureati. Ponendo l'attenzione sui dati raccolti sull'Ateneo catanese, è possibile tracciare un profilo dei laureati Unict.
È stata presentata la XXII Rassegna AlmaLaurea, che ha coinvolto oltre 290mila laureati del 2019 di 75 Atenei e restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche. Svoltasi per la prima volta nella sede del MIUR alla presenza di Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, la rassegna ha visto coinvolti per l’Ateneo catanese 5.732 laureati (92%), compilatori del questionario, su un totale complessivo di oltre 6.000 dottori.
Dal rapporto Almalaurea 2020 emerge che a Catania circa il 31,5% degli studenti si laurea oltre i 27 anni di età con un risultato che si colloca intorno ai 103,9. In media, la durata degli studi è di 5 anni con un ritardo di 1,9 anni per gli studenti “irregolari” che, per la maggior parte, risultano essere fuoricorso di soltanto un anno, rappresentando il 25,2 % del totale.
La disponibilità lavorativa dopo l’espletamento del corso di studi, vede una netta propensione verso il settore pubblico: si registra infatti un 67,8% di studenti intenzionati ad impiegarsi nel pubblico settore, contro un 56,7% disposto anche ad avviare attività autonome. La metà dei laureati compilanti il questionario ha inoltre dichiarato di essere disposta ad effettuare trasferte di lavoro, che implicano anche trasferimenti di residenza frequenti. Poco più della metà dei laureati (52,8%) di essersi impiegato professionalmente durante gli anni universitari ma soltanto il 27,7% ha svolto un lavoro coerente col corso di studi in svolgimento.
Circa il 62,3% degli studenti catanesi mostra di aver conseguito il diploma di scuola secondaria nella stessa provincia degli studi universitari; il 33,8% in province limitrofe. Inoltre l’83,5% dei laureati ha precedentemente conseguito la maturità liceale, scientifica in maggioranza.
Questi dati, riferiti al complesso dei laureati, hanno inoltre mostrato come quasi la totalità di questi (92,8%) non ha svolto, durante il corso di laurea, periodi di studio all’estero. Sembrano, in aggiunta, di fondamentale rilevanza i servizi didattici offerti dall’Ateneo attigui alle lezioni: servizi biblioteca con possibilità di prestito e consultazione, laboratori, attività pratiche e, soprattutto, spazi dedicati allo studio individuale fruiti dall’85,6% degli studenti.
Se il 69,7% di loro intende continuare gli studi dopo il primo traguardo universitario raggiunto, soltanto il 6,7% opterebbe per un Ateneo diverso. Nel dettaglio, questo dato mostra come l’Ateneo catanese sia riuscito a soddisfare le aspettative didattiche di un numero elevato di studenti, che si sono detti per il 46% soddisfatti per più della metà degli appelli d’esame svolti svolti e appagati per il 41% del carico di studio degli insegnamenti scelti.
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