Nel Decreto Rilancio è previsto il Reddito di emergenza, una nuova misura volta al sostegno del reddito delle famiglie. Vediamo chi può farne richiesta e come.
Ieri sera il Presidente del consiglio Giuseppe Conte ha presentato tutte le novità del nuovo Decreto Rilancio, che cercherà di arginare i danni causati dal periodo di emergenza sostenendo imprese e famiglie. È stato introdotto a tal fine il Reddito di emergenza, una misura pensata per sostenere l’intero nucleo famigliare del richiedente. Inoltre per quei nuclei in cui sono presenti disabili gravi l’importo minimo disponibile verrà aumentato.
Nell’ultima bozza del Decreto Rilancio il Rem viene definito come una “misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. La richiesta per avere il sussidio dovrà essere presentata entro la fine del mese di giugno e ne potranno beneficiare i nuclei famigliari che rientrano nei seguenti requisiti:
Bisogna inoltre tener conto di alcune incompatibilità. Ad esempio, non possono farne richiesta le famiglie dove anche una sola persona ha beneficiato di una delle indennità prevista dal Decreto Cura Italia di marzo. Lo stesso vale per quei nuclei ove anche un solo componente è titolare di pensione diretta o indiretta (è escluso l’assegno ordinario di invalidità).
Non possono accedere al Reddito di emergenza i componenti del nucleo famigliare che si trovano in stato detentivo o ricoverati di lunga degenza, o anche in altre strutture residenziali a carico dello Stato. Questi casi verranno esclusi dal parametro di scala di equivalenza, i restanti componenti della famiglia potranno comunque fare domanda.
Infine il Rem non è compatibile con il reddito di cittadinanza. Non è prevista una integrazione per coloro che prendono meno di quanto gli verrebbe riconosciuto dal nuovo reddito.
L’importo del reddito di emergenza varia asseconda del numero dei componenti del nucleo famigliare che ne hanno diritto. Si parte da un minimo di 400€ ad un massimo di 800€ (840€ se presenti dei disabili).
Per il calcolo viene usato una scala di equivalenza con i seguenti coefficienti:
Tuttavia l’importo non potrà superare gli 800€ anche se il parametro di equivalenza dovesse superare i 2 punti. L’aumento riguarda però quei nuclei famigliari dove sono presenti uno o più disabili gravi o non autosufficienti. In quest’ultimo caso il paramento di scala può arrivare fino a 2.1 così da ricevere un massimo di 840€ mensili.
Il Rem è previsto per due mesi e per farne richiesta sarà predisposto un modulo dall’INPS da presentare entro la fine di giugno 2020. Chi fa domanda senza avere i requisiti è soggetto alla richiesta di restituzione di quanto, eventualmente, è stato indebitamente percepito.
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