“Sars-Cov2 in etร pediatrica” รจ il titolo del documento della SIAATIP (Societร Italiana di Anestesia, Analgesia e Terapia Intensiva Pediatrica), recentemente pubblicato nella sezione โBuone Pratiche Cliniche”, destinato a tutti gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del paziente pediatrico e collaborante con gli anestesisti rianimatori.
Il documento, il cui primo autore รจ il dr. Roberto Giugno, direttore dellโUOC di Pediatria dellโOspedale โGravinaโ, vede la collaborazione di un gruppo di studiosi e esperti a livello nazionale: Dario Galante, direttore UOC di Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Cerignola e San Severo ASL Foggia – presidente SIAATIP; Giovanni Consani, UOC di Anestesia e Rianimazione, Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa; Alberto Benigni, USSD Anestesia e Rianimazione 5^ Pediatrica, ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo; Flavio Badii, UOC di Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Vittorio Veneto; Dino Pedrotti, UOC di Anestesia e Rianimazione, Ospedale S. Chiara di Trento; Rosanna Zanai, UO Terapia Intensiva Cardiochirurgica, CCPM Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, Taormina.
“Nel documento โ spiega il dr. Giugno โย si parte da unโanalisi generale dellโinfezione da Sars-Cov2 in etร pediatrica, per poi concentrarsi su un possibile meccanismo di infezione che ne spieghi la diversa espressivitร in etร pediatrica, nelle donne e nella popolazione in generale. Ringrazio il dr. Galante per aver colto lโintuizione di questo studio e per la scelta di condividerlo con la comunitร scientifica che guida”.
I dati della letteratura evidenziano che lโinfezione da Sars-Cov2 ha una minore gravitร nei bambini, i quali si infettano come gli adulti, ma presentano una sintomatologia meno grave.
“Noi non conosciamo le motivazioni del perchรฉ ciรฒ avvenga โย continua il dr. Giugno โ, nรฉ dei suoi meccanismi. Nel documento si esamina il ruolo e le motivazioni della scarsa incidenza della malattia in etร pediatrica, e si approfondisce un aspetto del probabile meccanismo di infezione del virus, che riguarda il ruolo del recettore ACE2, dei suoi livelli di espressione, differenziazione e polimorfismo, con cui si potrebbe spiegare la minore incidenza della malattia in etร pediatrica”.ย