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Scuola, Conte conferma: “Si tornerà sui banchi a settembre”

Si ritornerà sui banchi a settembre? A confermarlo è adesso il Presidente del consiglio Giuseppe Conte che, in una intervista, si è espresso sul tema scuola. Ecco le novità.

Sono molte le domande che, in queste ultime settimane, circolano in merito alla questione scuola. Riaprirà prima della fine dell’anno? Riaprirà a settembre? La didattica a distanza continuerà anche dopo settembre? In queste ultime ore, sembrano arrivare notizie più certe e, ad esprimersi, è il premier in persona. A scuola fino al termine di quest’anno scolastico non si rientrerà, riaprirà a settembre Giuseppe Conte lo ha detto in una intervista a Repubblica, spiegando che “tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole”.

Rimane, tuttavia, la spinosa questione dei genitori che lavorano i cui figli rimarranno a casa. Per sopperire alle difficoltà, il premier annuncia il rinnovo dei congedi speciali e del bonus baby sitter da 600 euro in arrivo con il decreto di aprile anti-Coronavirus. Il congedo speciale, secondo quanto riportato da Ansa, dovrebbe essere di altri 15 giorni retribuiti al 50% di cui i genitori – uno solo o dividendoli tra entrambi – potranno usufruire fino a settembre.

“La scuola è al centro dei nostri pensieri – assicura il presidente del Consiglio – la didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di stato si svolgano in conferenza personale e in condizioni di sicurezza”. La notizia della riapertura a settembre fa piacere ai presidi dell’Anp i quali tuttavia sottolineano la necessità che si intervenga rapidamente per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, cogliendo l’occasione dell’assenza degli alunni, e per ampliare ovunque le strutture digitali.

“Effettuare questi lavori – fa notare il presidente di Anp, Antonello Giannelli – contribuirebbe anche alla ripresa economica e consentirebbe di recuperare un ritardo di molti anni”. Solo nei giorni scorsi, l’Associazione dei costruttori (Ance) ha evidenziato come dal 2014 siamo stati messi in campo oltre 10 miliardi per le ristrutturazioni degli edifici scolastici ma in questi mesi di chiusura delle scuole nessun cantiere sia stato aperto. 

Intanto il capo dello Stato Sergio Mattarella, in un video messaggio in cui elogia la missione del servizio pubblico, esorta gli studenti: “Come sarà il mondo di domani dipenderà in grande misura da voi, studenti di oggi, dalla vostra capacità di pensarlo, progettarlo, viverlo; dal vostro impegno, da come metterete a frutto i saperi e le conoscenze che oggi acquisite”

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