La toccante lettera di un’insegnante precaria alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: una risposta all’instabilità alla quale ormai si è sempre più abituati nella scuola italiana e che colpisce sia gli stessi precari sia gli studenti. In un post pubblico sui social, l’insegnante mostra la mail di uno studente che, nonostante l’emergenza sanitaria in corso, le invia i compiti svolti; inizia così l’appello alla Ministra:
“Cara Ministra, le scrive una neoprecaria. Questo è Davide, un ragazzo di 1A, mi ha appena inviato questa e-mail, lui insieme ai suoi compagni continua a studiare, a svolgere gli esercizi che gli assegno e a farne altri di sua iniziativa. Nonostante il suo ‘tutti promossi’. Perché noi precari, tappa buchi, spediti un anno in Toscana e l’altro sotto le pre Alpi e l’anno che verrà non si sa, non abbiamo smesso un attimo di lavorare.
Noi che ogni mese preghiamo tutti i santi affinché ci arrivi lo stipendio per poter pagare l’affitto di una casa che non sarà mai nostra; Noi che abbiamo speso il nostro stipendio per aggiornarci e formarci sempre di più, perché si sa, non si finisce mai di imparare; Noi che lasciamo i nostri genitori, i nostri amori, i nostri figli per fare il lavoro che tanto ci piace.
A noi super precari, cara Ministra, hai tolto la possibilità di inserirci in graduatoria, di aggiornare il nostro punteggio, di fare un concorso immediato, insomma di respirare un po’. Ma a loro, i miei alunni, hai tolto la stabilità di avere la stessa insegnante, hai tolto la continuità didattica, un’amica, un sorriso che già conoscono. E dovranno iniziare tutto da capo. E non potremo dirci neanche arrivederci.
Grazie di cuore ministra, hai già dimenticato il sacrifico di essere precari, non c’hai neanche provato a sistemare le cose, hai scelto la strada più semplice”.