Con una delle misure preventive contenuta nel nuovo Decreto, si allarga a tutte le regioni Italiane la sospensione fino al 3 aprile delle attività didattiche. Il provvedimento, riguardante scuole di ogni ordine e grado, si estende anche alle aule universitarie.
La proposta circolava già nei giorni precedenti e, data la crescente situazione di emergenza, si è progressivamente concretata in un Decreto Ministeriale effettivo che ha fatto dell’Italia un’intera “zona protetta”: se ferree restrizioni riguardavano soltanto il settentrione d’Italia, adesso le medesime sono estese all’intera penisola.
Nella nota ministeriale diffusa domenica 8 marzo si leggeva chiaramente che “nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione sono sospese tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza fino al 3 aprile 2020”. I docenti, dunque, fino alla data stabilita, saranno invitati a sviluppare didattica a distanza e limitare la presenza fisica negli edifici scolastici soltanto per attività finalizzate all’attivazioni delle classi digitali.
Inoltre, il portale web del Ministero, ha disposto una serie di strumenti utili e necessari alla fruizione delle classi a distanza, così da fornire gratuitamente a tutte le scuole richiedenti i mezzi appositi per garantire l’ineludibile diritto allo studio.
Lucia Azzolina, Ministra dell’Istruzione, ha definito il provvedimento come una misura dolorosa ma necessaria: “Mi impegno a stare ancora più vicino a studenti e personale scolastico. Andremo avanti affrontando insieme questa emergenza”.
Anche l’Università di Catania, adeguandosi alle nuove direttive, adotterà le misure di sicurezza stabilite dal Decreto: sono già disposte specifiche piattaforme per la fruizione delle lezioni online.