Dopo una brusca frenata, il concorso scuola è in arrivo: la neo ministra dell'Istruzione Azzolina prevede la pubblicazione di quattro bandi entro il 2020. Tutte le novità.
Tra le emergenze del nostro Paese, quella del reclutamento degli insegnanti sembra al momento una delle più impellenti. L’allarme dei sindacati in merito al boom di supplenze e ai vuoti lasciati da Quota 100, lanciato già a settembre scorso, non lascia più spazio a interpretazioni: l’assunzione di nuovi docenti è una priorità. L’inizio del 2020 tra i corridoi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato tuttavia turbolento e la necessità di accelerare sulle procedure si è, in realtà, trasformata in una brusca frenata. Le dimissioni dell’ex-ministro Lorenzo Fioramonti, arrivate il 23 dicembre 2019, hanno temporaneamente bloccato la macchina dei concorsi scuola, che ha dovuto attendere l’insediamento della nuova ministra Lucia Azzolina per mettersi nuovamente in moto.
La neo-eletta ha tuttavia fatto sapere, sin da subito, che i concorsi per i docenti sono in cima alla lista delle priorità del Ministero. Recuperando rapidamente l’incontro coi sindacati, previsto per inizio gennaio e saltato a causa delle dimissioni di Fioramonti, l’esponente pentastellata ha già fissato un tavolo tecnico per mercoledì 29 gennaio 2020: la squadra del Miur e i sindacati discuteranno le modalità di reclutamento dei docenti e faranno il punto sulla stesura dei bandi. Stesura che, stando alle ultime dichiarazioni della ministra, è già iniziata e punta a rispettare la data d’uscita originaria: febbraio 2020. Attualmente, i bandi in cantiere sono quattro: tre in uscita nelle prossime settimane e uno previsto per la fine del 2020. Quest’ultimo riguarda il reclutamento di 5 mila insegnanti di religione. Ma vediamo nel dettaglio i singoli bandi.
In una intervista rilasciata al Sole 24 Ore, la ministra Azzolina ha confermato la pubblicazione dei bandi per circa 70 mila docenti. Ha chiarito, tuttavia, che i bandi di concorso sono pensati per coprire esclusivamente i posti vacanti: ciò vuol dire che non tutte le classi di concorso saranno aperte e che saranno assunti docenti solo laddove ci sarà una reale carenza di disponibilità. La pentastellata ha sottolineato, inoltre, la presenza di un dato geografico rilevante: le graduatorie del Sud Italia sono ancora stracolme, quelle del Nord sono già esaurite da anni.
I bandi per il reclutamento degli insegnanti sono solo uno degli obiettivi della ministra Azzolina. Dopo aver incontrato i sindacati, mercoledì 22 gennaio 2020, la pentastellata ha elencato i punti salienti del suo programma. Oltre alla programmazione delle assunzioni per i prossimi anni, la squadra del ministero intende lavorare per “sburocratizzare e ridurre gli adempimenti amministrativi che gravano sui docenti, sui dirigenti scolastici, sui direttori dei servizi generali e amministrativi, sul personale del Ministero. E per una innovazione didattica che metta a sistema le migliori pratiche già sperimentate sul campo dai docenti”. Tra le iniziative più significative, come illustrato al Sole 24 Ore, figura infine l’avvio di un V ciclo di tirocini per il sostegno per un totale di circa 21 mila posti.
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