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Saldi in Sicilia: vendite in crescita rispetto allo scorso anno

La prima settimana di saldi in Sicilia fa ben sperare: i dati di Confesercenti Sicilia registrano un aumento delle vendite. Soddisfatti i commercianti che, però, sentono anche il peso della concorrenza delle vendite online.

La prima settimana di saldi, in Sicilia registra un bilancio positivo. Secondo i dati di Confesercenti Sicilia, nella regione si è registrata una crescita delle vendite rispetto allo scorso anno;  ad aumentare è anche la spesa pro-capite destinata agli acquisti . A fronte dei dati positivi, di ovvio c’è che l’uscita dalla crisi resta lontana e il 61% degli esercenti del settore moda non vede “spazi significativi di ripresa del settore”. Il quadro emerge dal sondaggio realizzato da Confesercenti Sicilia con un questionario somministrato il 7 gennaio ad un campione di 200 esercenti dell’Isola. Uno studio che passa in rassegna la percezione dei commercianti rispetto agli incassi della prima settimana di saldi e ai cambiamenti che il comparto ha registrato negli ultimi anni.

Se per il 70% degli intervistati, il Black Friday,  finisce per drenare risorse alle vendite nel periodo dei saldi, oltre il 63% ritiene positivo l’anticipo del via agli sconti al 2 gennaio mentre il 48% dichiara di avere una “percezione positiva per il proseguo dei saldi invernali 2020” (molto positiva per il 16,46%, positiva per il 31,65%). E se per il 37,34% la stagione andrà come lo scorso anno, a vedere nero è solo il 14,56% degli intervistati.

Per 3 commercianti su 10, inoltre, la prima settimana ha segnato anche un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per quasi la metà (il 47,47%) ha confermato l’andamento dello scorso anno. Ma ad essere positiva è la percezione sulla spesa pro-capite destinata agli acquisti, “aumentata” secondo il 12,66 per cento degli intervistati (lo scorso anno a vedere un lieve aumento era solo il 3%), rimasta uguale al 2019 per il 55% e diminuita per il 32%.

Tra i nodi più significativi emersi dallo studio c’è proprio la concorrenza del commercio online, giudicata negativamente dal 72,78% degli intervistati anche se il posizionamento sui motori di ricerca dei negozi, è ormai ritenuto più che utile all’incremento delle vendite da oltre il 75% degli intervistati (“molto utile” per il 20,89%, “abbastanza” per il 54,43%). Ad incidere positivamente sulla propensione alla spesa sono per gli esercenti anche gli eventi organizzati dalle amministrazioni comunali nel periodo natalizio (per il 18% “incidono molto”; per il 53% “abbastanza”; e solo per il 27,85% “non hanno peso”) e le aperture nelle domeniche e nei festivi, ritenute “importanti” per il 55,7% degli intervistati (“incidono molto” per il 12,66% e “abbastanza” per il 43,04%).

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