Le principali sigle sindacali del mondo della scuola il ministro per l'Istruzione Lorenzo Fioramonti si sono riuniti per firmare il verbale di conciliazione. Stop alle agitazioni, arriva la conferma per il bando del concorso scuola.
Dopo giorni di attese, arriva la conferma ufficiale sul bando del concorso scuola. Stando a quanto riporta il verbale di conciliazione firmato da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e lo Snals e il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, i bandi verranno pubblicati entro i primi giorni di febbraio 2020. Inoltre, il 7 gennaio avverrà l’incontro tra sigle sindacali e delegati del ministero dedicato allo svolgimento dei concorsi.
Il dl scuola diventa legge e finalmente migliaia di insegnanti potranno ottenere l’abilitazione in ruolo. Infatti, il bando del concorso scuola mira a inserire circa 48mila docenti in tutta Italia. 24mila entreranno nelle classi tramite il concorso scuola ordinario per la prima volta. Altri 24mila, invece, otterranno finalmente il passaggio a insegnanti di ruolo grazie al concorso scuola straordinario.
Il bando sarà diviso dunque in due concorsi, uno straordinario e uno ordinario. Potranno accedervi quindi due diverse categorie di insegnanti o aspiranti tali. Il concorso straordinario è riservato agli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio tra gli anni scolastici 2008/2009 e 2018/2019. Si tratta di un requisito fondamentale per accedere, in quanto questa sezione del bando concorso scuola mira a stabilizzare gli insegnanti che negli ultimi anni hanno lavorato a scuola da precari. Inoltre, per gli insegnanti di sostegno, è necessaria la relativa specializzazione, mentre non è indispensabile avere i 24 cfu in materie antropo-psico-pedagogiche. Questi, infatti, verranno acquisiti a carico dello Stato in un secondo momento. Gli insegnanti tecnico-pratici (ITP) intenzionati a partecipare, invece, devono avere il diploma di scuola secondaria, oltre agli altri requisiti.
La sezione dedicata al concorso scuola ordinario, invece, riguarda anche i laureati che non hanno mai insegnato a scuola. Questi potranno partecipare al concorso a patto di possedere i 24 cfu in materie antropo-psico-pedagogiche. Inoltre, sono requisiti indispensabili l’abilitazione all’insegnamento e il possesso di un adeguato titolo di studio. Questo potrà essere la laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato. Infine, è importante ricordare che il bando, per entrambi i concorsi, riguarda la scuola secondaria statale.
Per i due concorsi sono previsti due tipi di prove. Il concorso straordinario prevede una prova selettiva computer-based con quesiti a risposta multipla. Superano la prova quanti ottengono un punteggio minimo di 7/10. Inoltre, il bando del concorso scuola prevede per l’abilitazione degli insegnanti un percorso alquanto articolato. I candidati inseriti in posizione utile infatti verranno inseriti in graduatoria e parteciperanno a un corso di formazione mirato all’acquisizione dei 24 cfu a carico dello Stato (a meno che i candidati non li possiedano già). Le assunzioni dei vincitori potranno continuare anche dopo questo periodo, perché la graduatoria di merito è ad esaurimento. Infine, prevista una prova orale consistente in una lezione simulata, che verrà valutata dal comitato di valutazione della scuola dove prestano servizio, integrato da un componente esterno. Quanti non dovessero superarla, potranno comunque ripetere il periodo di prova per un altro anno.
Poche le informazioni sul bando del concorso scuola ordinario. Qui i riflettori sono puntati sull’incontro del 7 gennaio tra sindacati e MIUR, di cui si parlava in apertura, quando è probabile che filtreranno ulteriori novità al riguardo. Tuttavia, è molto probabile che in questo caso si avrà una prova preselettiva (in formato computer based), dato l’alto numero di partecipanti previsto. A questa seguirà una prova scritta e poi una orale. Alla determinazione del punteggio finale, inoltre, concorreranno anche i titoli di studio e gli eventuali anni di servizio.
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