Il programma della settimana dedicata alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili - che coinvolge le nove Asp dell’isola - è coordinato dall’Assessorato regionale per la Salute, guidato dall’avv. Ruggero Razza.
Da lunedì 25 novembre all’1 dicembre, si svolgerà la Settimana della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Le Aziende sanitarie metteranno a disposizione dei cittadini 40 punti di incontro, in tutta l’Isola, dove uomini e donne di età compresa fra i 18 e i 40 anni riceveranno informazioni, consulenze mediche e psicologiche e potranno effettuare gli screening gratuiti per la diagnosi delle infezioni sessualmente trasmissibili.
“Accogliamo e condividiamo l’invito dell’assessore Razza a intraprendere con molta cura questa campagna di sensibilizzazione – afferma il dott. Maurizio Lanza, direttore generale dell’Asp di Catania -. La nostra priorità sono i giovani ai quali rivolgiamo l’invito a eseguire i test e a cogliere questa opportunità per imparare a vivere la sessualità in sicurezza, adottando poche ma importantissime regole di prevenzione”.
Le malattie sessualmente trasmissibili sono causate da microrganismi (batteri, parassiti, funghi, virus) che vengono trasmessi prevalentemente per contagio sessuale.
“La prevenzione è fondamentale per contenere il proliferare di queste infezioni – spiega il dr. Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria catanese -. È importante ricordare che le infezioni sessualmente trasmissibili riguardano entrambi i partner e, pertanto, è la coppia che in caso di contagio deve essere trattata per una eradicazione della malattia, impedendone così l’ulteriore diffusione. A maggior rischio di evoluzione sono quelle a trasmissione virale. Tra queste, l’AIDS è sicuramente la più conosciuta. Per questa ragione non dobbiamo mai abbassare la guardia”.
L’OMS rileva che, ogni giorno, tra le persone di età compresa tra 15 e 49 anni, ci sono oltre 1 milione di nuovi casi di infezioni sessualmente trasmissibili curabili, prevalentemente: clamidia, gonorrea e sifilide.
Cinque punti di accesso dell’Asp di Catania
Sul territorio, sono cinque i punti di accesso dell’Asp di Catania, aperti al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 17.00, dal 25 al 30 novembre, e dalle ore 8.00 alle ore 12.00 l’1 dicembre:
U.O. Ginecologia e Ostetricia Via Caronia – tel. 095.7677059
U.O. Ginecologia e Ostetricia padiglione B 1° piano Via Via C. Colombo – tel. 095.7716016
U.O. Ginecologia e Ostetricia Via Portosalvo 2 – tel. 0933.39387
Stradale San Giorgio 105 – tel. 095.09389755/57
Viale Flaming 24 – tel. 095. 8250194/199/203
Presso i punti di accesso sarà possibile effettuare, direttamente e senza ricetta del medico di famiglia, i test su Hiv, Hcv, sifilide, gonorrea, clamidia.
In caso di riscontro positivo saranno attivati i percorsi diagnostici e terapeutici di secondo livello con il coinvolgimento degli ambulatori di ginecologia e di malattie infettive dell’Azienda sanitaria catanese. Le attività progettuali sono coordinate dal referente aziendale dr. Giuseppe Camilleri, responsabile UO Percorso nascita.
Durante la sette giorni, in tutti i Presidi Ospedalieri aziendali, nei Distretti sanitari e nei Consultori familiari, sarà promossa la campagna d’informazione realizzata dall’Assessorato regionale della Salute e dal Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione (DASOE), con la diffusione di locandine, brochure e altro materiale informativo.
Per maggiori info è attivo il numero verde 800861061 a cui ci si può rivolgere in caso di screening o sospetto di aver contratto infezioni.
Il programma della Settimana servirà anche a raccogliere i dati di prevalenza delle malattie sessualmente trasmissibili che aggiorneranno il quadro della frequenza nella popolazione.
Le malattie sessualmente trasmissibili, come anticipato, sono causate da batteri, parassiti, funghi o virus e vengono trasmesse prevalentemente per contagio sessuale.
Sono in genere localizzate all’apparato genitale e urinario, ma possono dare manifestazioni anche a livello sistemico. Molte di queste infezioni decorrono in modo asintomatico.
Si tratta di malattie che, pur avendo una larghissima diffusione in ragione dei cambiamenti socio-culturali che hanno contribuito a modificare i comportamenti sessuali, sono ancora troppo spesso sottovalutate e associate solo ad alcune categorie di soggetti a rischio. Rappresentano uno dei più critici problemi di salute pubblica a livello mondiale, registrando un preoccupante continuo aumento di nuovi casi.
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