Dopo una lunga lotta da parte di numerose figure illustri della cultura italiana, il ministro dell’Istruzione Fioramonti ha annunciato il ritorno del tema di storia alla maturità. In anteprima a “La Repubblica”, che aveva lanciato una campagna a sostegno della disciplina umanistica, il ministro ha dichiarato che un nuovo decreto introdurrà nuovamente il tema storico all’esame finale. Fioramonti, comunque, ha tenuto a precisare che si tratta solo della prima di una serie di strategie volte a valorizzare lo studio della storia a scuola.
Il ministro ha sostenuto di non essere rimasto insensibile alla mobilitazione collettiva delle figure di spicco italiane, come la senatrice Liliana Segre, compatte contro la decisione del precedente governo di eliminare il tema di storia dall’esame di maturità. I firmatari del “Manifesto per la storia”, infatti, non si sono arresi alla decisione, riuscendo a convincere il nuovo Ministero dell’Istruzione a rivalutare il decreto.
La nuova clausola voluta da Fioramonti stabilirà, quindi, che una delle tre tracce della tipologia B della prima prova d’esame sia dedicata al testo argomentativo storico. Se prima la commissione aveva, infatti, la possibilità di decidere la disciplina del testo argomentativo, tra storia, filosofia, economia, letteratura o arte, da adesso il tema storico diventerà obbligatorio. Bisognerà, tuttavia, lavorare anche su una migliore e maggiore valorizzazione di questa disciplina umanistica, perché l’esiguo 3% degli studenti, che negli anni optavano per la prova storica, possa aumentare e gli studenti possano sentirsi stimolati nel confrontarsi con il tema di storia.