È stata inaugurata la prima giornata della ISPM, la "International Summer School on Project Management" che impegnerà alcuni studenti da diverse parti del mondo e che rientra nei nove progetti attivati dal CoEHAR di Catania.
“Non solo promesse, ma fatti concreti. Questo è il CoEHAR di Catania e quello presentato oggi è solo il primo dei nove progetti appena lanciati dal Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università di Catania”. Con queste parole il direttore del CoEHAR, prof. Riccardo Polosa, ha inaugurato la “International Summer School on Project Management (ISPM)” nei locali del Palazzo centrale dell’ateneo catanese.
Alla scuola – in programma fino al 6 ottobre, nei locali dell’Una Hotel Beach di Giardini Naxos – partecipano 15 studenti provenienti da ogni parte del mondo (tra loro anche 3 italiani) che avranno l’opportunità di partecipare ad un corso di Alta specializzazione, completamente gratuito, condotto da dieci docenti, tra i progettisti più noti del settore.
“La ISPM è motivo di profondo orgoglio per noi – ha dichiarato il prof. Francesco Purrello, direttore del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale cui afferisce il CoEHAR – perché forma professionisti del management del mondo sanitario profondamente utili per questo delicato settore”.
“Il Project manager è una figura altamente richiesta ormai nel mondo imprenditoriale e del commercio in generale – ha aggiunto la coordinatrice del progetto dott.ssa Daniela Saitta -: per essere condotto e concluso alla perfezione, infatti, un progetto di ricerca deve essere ben pianificato da un professionista. Abbiamo fortemente voluto la Summer School per mettere a confronto le competenze di studenti e docenti con background elevati e provenienti da differenti culture e punti di vista”.
“Ma non ci fermiamo – ha aggiunto il direttore Polosa, delegato del rettore al Trasferimento tecnologico e ai Rapporti con le imprese in ambito Biomedico –, alcuni tra i migliori studenti di questo corso resteranno a disposizione dell’ateneo per eventuali consulenze specifiche sulla progettazione scientifica applicata alla ricerca clinica. Sono profili di alto spessore accademico necessari e ricercatissimi da aziende e atenei di tutto il mondo”.
“Il CoEHAR – ha concluso il prof. Polosa – è l’unico centro dell’ateneo che ha creato un network internazionale (decine i paesi coinvolti) di professionisti, ricercatori, aziende e specialisti che stanno lavorando costantemente a far sì che la ricerca sia applicata concretamente alla vita di tutti i giorni, al fine di migliorare gli stili di vita di milioni di persone“.
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