Rafforzati i controlli delle autorità alla Playa: multati posteggiatori e venditori abusivi per occupazione di terreno; in molti i lavoratori in nero sottopagati.
Dopo l’incendio che è scoppiato nelle scorse settimane e ha colpito il boschetto della Playa, arrivando a distruggere perfino due lidi, i controlli della Polizia di Stato si sono rafforzati per accertare che le nuove disposizioni di sicurezza vengano rispettate.
La “sorpresa”, se così si può definire, è che intere aree libere del litorale catanese sono state recintate e adibite a parcheggi abusivi che quotidianamente estorcono denaro ai numerosissimi bagnanti in cambio di un posto auto. Le attività si svolgevano su oltre diecimila metri quadrati di suolo pubblico ed erano gestite da persone che non hanno adottato alcuna misura antincendio e senza alcuna formazione in materia di sicurezza.
Ben undici posteggiatori abusivi sono stati denunciati e multati con l’accusa di invasione di terreni ed edifici e per reati in materia di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro, diffidati inoltre dal questore a perseverare nelle loro attività illecite. Inoltre, i controlli hanno rivelato come alcuni di loro risultino percettori del Reddito di Cittadinanza o beneficiari di “Carta Rei”, aggiungendo ai capi d’accusa anche truffa aggravata.
Su altri trecento metri quadrati di suolo pubblico era stata messa su un’altra attività illecita di vendita alimentare. I responsabili hanno ricevuto gli stessi capi di accusa dei sopracitati posteggiatori abusivi.
Nell’ambito dei controlli, è emerso come nella zona fossero impiegati un gran numero di lavoratori in nero gravemente sottopagati: in alcuni casi, infatti, i lavoratori percepivano pagamenti di circa due o tre euro l’ora. Per questi casi sono ancora in atto controlli amministrativi per accertare eventuali responsabilità penali.
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