Per fronteggiare il fenomeno del randagismo nel territorio comunale il sindaco Salvo Pogliese, ha emanato, nelle more della rielaborazione del “Regolamento comunale per la tutela degli animali”, un’ordinanza mirata a garantire l’incolumità pubblica, prevenire rischi sanitari e assicurare il benessere degli animali d’affezione. Tra le norme inserite nell’ordinanza la possibilità, entro il 31.12.2019, di identificare e registrare all’anagrafe canina il proprio cane.
Trascorsa tale data la mancata iscrizione, entro il secondo mese di vita dell’animale, comporta una sanzione amministrativa da 86 a 520 euro e da 2887 a 17.325 euro qualora l’inosservanza riguardi cani aggressivi.
Il provvedimento del sindaco, firmato su proposta dell’assessorato all’Ambiente, Ecologia e Sicurezza guidato da Fabio Cantarella, vieta qualsiasi maltrattamento comportamento lesivo, sia fisico che psichico nei confronti degli animali e, in particolare privarli di acqua e cibo. I cani che circolano nelle vie pubbliche o in luoghi aperti al pubblico devono essere condotti al guinzaglio e i loro proprietari muniti di strumenti idonei per la raccolta delle deiezioni e di museruola.
Il cittadino che avvista un cane vagante nel territorio comunale è obbligato a segnalarlo informando gli uffici comunali competenti: Ufficio Front Office per il benessere animale sito in via Riccardo Felici n.1 tel/fax 095-8731779 attivo nei giorni feriali dalle ore 08.00 alle 14.00 e il Giovedì anche dalle 15.00 alle 18.00; negli stessi giorni e negli stessi orari è operativo l’Ufficio di Polizia Ambientale e il pronto intervento al numero 095-531333.
Il Comune provvederà a far eseguire la procedura di intervento, soccorso o recupero dell’animale ad associazioni animaliste o volontari accreditati o alla ditta convenzionata con il Comune. Nel caso non si riesca prelevare l’animale con i normali metodi di contenimento, il Comune richiederà l’intervento di personale veterinario autorizzato all’utilizzo di strumenti per la narcosi a distanza.
L’ordinanza vieta anche di esibire o utilizzare animali per la pratica dell’accattonaggio. I cani randagi di docile indole censiti nel territorio comunale che non trovano affido temporaneo, ricovero o adozione saranno riammessi nel territorio dal quale sono stati prelevati come cani di proprietà del Comune. L’ordinanza prevede, tra l’altro, la possibilità che uffici pubblici, istituti, scuole, caserme o aziende private, attrezzino spazi di pertinenza dove accudire “cani mascottes”, scelti tra quelli prelevati dal territorio.
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