Pronti a diventare “maturi”? Per moltissimi studenti italiani il 2019 sarà, nel bene o nel male, un anno da ricordare: fra pochi giorni, infatti, inizieranno gli esami di Stato, quelli per cui tanto si trema e ci si emoziona. I nuovi maturandi potranno raccontare, un giorno, di essere stati i primi a confrontarsi con un modello di esame diverso dai precedenti e dunque nuovo.
Il cambiamento si percepirà già il 19 giugno, data riservata alla prima prova scritta. Considerando le novità apportate dal Miur, le tipologie d’esame, infatti, si ridurranno a tre: si potrà scegliere tra la tradizionale analisi del testo (tipologia che prevederà due tracce), il testo argomentativo (con tre tracce) e , infine, quello di attualità (che fornirà altre due tracce). In particolare, lo studente che sceglierà di confrontarsi con il testo argomentativo dovrà dimostrare le proprie conoscenze in svariati ambiti, quali quello artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.
Resta da chiedersi se conoscere la struttura della prova basterà per arrivare a scuola sereni e sicuri. Vorremmo tanto crederlo ma, si sa, ogni esame di Stato non sarebbe degno di questo nome senza una buona dose di paura, ansia, preghiere e pronostici. Da tempo e come tutti gli anni, maturandi ed insegnanti tentano di prevedere quali saranno le possibile tracce all’interno del plico ed aprono le scommesse: un’impresa ardua ma non sempre impossibile.
Gli anniversari storici, per esempio, potrebbero rappresentare degli indicatori importanti ed il 2019, purtroppo o per fortuna, è costellato di ricorrenze rilevanti. Basti pensare che 510 anni fa nasceva il teologo e umanista Giovanni Calvino, presente nei libri di storia tra le pagine dedicate alla Riforma protestante: una figura così importante potrebbe facilmente introdurre il tema delle persecuzioni religiose di cui furono vittime i fedeli del calvinismo. Anche grandi uomini italiani compiono compleanni degni di memoria: si va dal 22o° anniversario dalla nascita di Massimo D’Azeglio alle 200 candeline di Francesco Crispi, senza dimenticare i quotatissimi 100 anni di Giulio Andreotti e l’80° anniversario dalla nascita di Giovanni Falcone, il giudice siciliano distintosi per la coraggiosa lotta alla mafia.
Non si escludono poi, gli anniversari relativi a Martin Luther King o Anna Frank.
Negli anni , tuttavia, gli studenti hanno scelto di scrivere anche sui tantissimi letterati che con le loro opere hanno incantato intere generazioni. Per la Maturità 2019 si punta su Vittorio Alfieri, nato 270 anni fa o Honoré de Balzac, più giovane di 50 anni. Tra le proposte, poi, c’è chi punta sul gettonatissimo Primo Levi, nato nel 1919, e chi azzarda indicando i più originali Tolstoj o Hemingway. Questi ed altri soggetti potrebbero introdurre le analisi dei testi ma sarà bene che i maturandi rivedano anche le vite di figure che hanno cambiato il volto del cinema, dell’arte e della scienza, possibile oggetto della esame di tipologia B.
C’è chi, tuttavia, alla storia preferisce la contemporaneità: per tali giovani, curiosi ed attenti a ciò che quotidianamente accade nel mondo, il Miur riserva il tema d’attualità. Un punteggio massimo accanto al proprio nome non sarebbe solo una visione nel caso in cui si ricavassero informazioni su temi come il riscaldamento globale, più che mai nostro, in seguito alla scossa operata dalla giovane Greta Thumberg, o la Brexit, tema che potrebbe risultare davvero ricco ed esaustivo se si scegliesse di trattare anche le dimissioni di Theresa May.
In questi mesi, tuttavia, siamo stati spettatori di eventi catastrofici e sconcertanti come il crollo del Ponte Morandi o l’incendio scoppiato all’interno della Cattedrale di Notre-Dame e e abbiamo atteso con ansia la pubblicazione della prima foto del buco nero. Infine, non bisognerebbe mai escludere i classici argomenti che da anni leggiamo all’interno di articoli sul tototema o che chi ha già affrontato questa tappa importante ci ricorda più e più volte: bullismo e cyberbullismo, violenza sulle donne, futuro, razzismo e sicurezza nelle scuole.
Terminati i consigli formali, non ci resta che raccomandarvi ciò che, alla fine, resta di più importante: non sprecate tempo ad aver paura ma vivete ogni impercettibile dettaglio al massimo. E buona fortuna!