La Pasqua rappresenta un momento particolarmente sentito in Italia e, a maggior ragione, in regioni come la Sicilia. La nostra Isola, infatti, conta tradizioni secolari che, almeno per una volta durante il corso di un intero anno, fermano il tempo, vincendo su qualsiasi costume moderno e ci permettono di riscoprire il legame con la nostra Terra dโorigine. Ogni grande cittร o piccolo paese celebra tale ricorrenza in maniera unica e, spesso, presenta un calendario settimanale ricco in appuntamenti.
Si tratta, il piรน delle volte, di momenti liturgici si che, tuttavia, hanno la straordinaria capacitร di trasformarsi in momenti di incontro o ritrovamento tra i membri di una comunitร , oltre che tradizioni che si susseguono nei secoli, a memoria e identitร di un popolo. La vera forza di giorni come la domenica di Pasqua o il venerdรฌ santo risiede nellโattiva e rilevante partecipazione popolare che si manifesta, in particolare, attraverso cortei e pellegrinaggi.
Se si ha la fortuna di girovagare per la Sicilia, si scopre come in determinati periodi dellโanno gli abitanti si mobilitino per la preparazione di un evento, di un momento o di una tradizione che finisce per identificare il paese stesso e contraddistinguerlo da un altro.
Le tradizioni pasquali in provincia di Trapani
Chi abita a Marsala, per esempio, non puรฒ fare a meno di assistere alla processione sacra dedicata alla Passione e morte del Cristo โmessa in scenaโ da 9 gruppi di figuranti: come in molti altri comuni della Sicilia occidentale, รจ la Processione dei Misteri viventi. in cui ognuno di essi rappresenta momenti legati allโultima fase della vita di Cristo, partendo dallโultima cena e fino allโascesa al Calvario. Il venerdรฌ invece spazio al tradizionale corteo funebre con i simulacri del Cristo Morto e dellโAddolorata. Anticipata al mercoledรฌ santo, invece, la rappresentazione dellโUltima cena di Cristo.
Le tradizioni pasquali a Caltanissetta
Ricca di appuntamenti e tradizioni anche la Settimana Santa di Caltanissetta, che si รจ giร inaugurata con la processione del Gesรน Nazareno, simulacro di Cristo posto su una barca colma di fiori, per celebrare lโingresso a Gerusalemme nella Domenica delle Palme. Celebrazioni che entrano nel vivo il mercoledรฌ mattina, con il corteo della Real Maestranza, una sfilata simbolica con gli antichi gruppi artigianali della cittร , il cui capitano riceve in omaggio anche le chiavi della cittร .
La sera, invece, tocca alle โvariceddeโ, piccoli gruppi sacri che riproducono le vare dei Misteri, i momenti della passione di Cristo, protagonisti della processione pomeridiana e serale del Giovedรฌ santo. Il venerdรฌ, invece, la processione del Cristo morto รจ sostituita da quella del Cristo Nero, un antico crocifisso ligneo che i nisseni venerano come compatrono. Per la domenica di Pasqua prevista la messa in cattedrale, officiata dal vescovo alla presenza delle maggiori autoritร civili e militari.
Le tradizioni pasquali a Enna
Manifestazioni di richiamo turistico internazionale, al punto da essere inserite nel โRegistro Ereditร Immateriali della Siciliaโ, sono quelle della Settimana Santa di Enna, molto sentite e partecipate dalla cittร , uniche nel loro genere per il gran numero di confrati che le animano, partecipando alle processioni. Le confraternite hanno una loro precisa gerarchia e simbologia interna, oltre ad avere diversa sede tra la parte alta e bassa della cittร : in processione ciรฒ che le distingue รจ soprattutto il colore della mantellina. I rispettivi capi, inoltre, si uniscono nel Collegio dei Rettori, nato nel 1714, chiamato ad aprire le numerose processioni. Nei primi tre giorni della Settimana Santa, ciascuna confraternita, con orari prestabiliti, si reca in adorazione al SS. Sacramento presso il Duomo di Enna: il Mercoledรฌ, a conclusione delle singole adorazioni, il Santissimo, allโinterno di un pregiatissimo ostensorio, viene benedetto pubblicamente e portato in processione per un breve giro.
Il Giovedรฌ Santo, come in molti altri comuni siciliani, i fedeli si recano a visitare gli โAltari della Reposizioneโ, piรน noti come Sepolcri, ovvero gli altari maggiori di tutte le chiese, finemente addobbati per lโesposizione del SS. Sacramento. Il momento centrale รจ perรฒ quello del Venerdรฌ, con la grande processione delle confraternite a seguito dellโurna del Cristo Morto e della statua dellโAddolorata, solennemente condotte per le vie della cittร dal Duomo. Chiude il programma la gioiosa processione della โPaceโ (Madonna e Cristo Risorto) nel pomeriggio di Pasqua.
Le tradizioni pasquali a Licodia Eubea
Tra le celebrazioni piรน sentite della Settimana Santa non possono mancare quelle di Licodia Eubea, piccolo comune nellโentroterra del calatino. Anche qui il giorno principale delle celebrazioni รจ il Venerdรฌ Santo, ricco di processioni e preceduto, il Mercoledรฌ Santo, con la processione del Cristo alla Colonna (in comune con altri paesi limitrofi). Nella giornata dedicata alla Passione del Signore, nel piccolo paese, vanno in scena due processioni: al mattino quella che vede lโincontro tra la Madonna Addolorata e il gruppo statuario del โCiurcidduโ (Gesรน trainato dal suo flagellatore), con i portatori di entrambe le vare che si sforzano nellโinclinarle ripetutamente lโuna verso lโaltra.
Al pomeriggio, invece, il perno delle manifestazioni รจ la Chiesa del Calvario, nella parte alta della cittร , nel cui spiazzale si rievoca la Crocifissione di Gesรน, grazie allโantica statua del Cristo Morto, unica nel suo genere in quanto avente braccia snodabili. Il simulacro del Cristo, avvolto in fasce, viene poi riposto nella โCasciaโ (lโurna mortuaria) e condotto a spalla, insieme allโAddolorata, per le vie del paese, accompagnato dal canto de โI setti spatiโ, canti popolari tradizionali della Settimana Santa, fino a tarda sera. La domenica, invece, la festosa giunta ai piedi della โMatriceโ con i simulacri del Risorto e della Madonna, ormai priva del suo velo nero.
Le tradizioni pasquali nel ragusano
Ad Ispica, uno dei comuni piรน a sud della Provincia di Ragusa, uno dei momenti toccanti per i fedeli รจ la processione del Giovedรฌ santo con il gruppo statuario de โU Patri a Culonnaโ (Cristo flagellato). Essa si svolge il giovedรฌ pomeriggio ma รจ preceduta, nella notte, dal corteo dei โcavariโ in processione da unโantica chiesa rupestre (Madonna della Cava) fino a quella di Santa Maria Maggiore, le cui porte vengono aperte improvvisamente. Il Venerdรฌ spazio ad un altro gruppo statuario, quello del โCristo con la Croceโ, che viene fatto incontrare con la Madre Addolorata davanti alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, in un momento di generale commozione. Anche in questo caso, la domenica di Pasqua รจ prevista la โGiuntaโ con i simulacri di Gesรน Risorto e della Madonna (in questo caso una statua diversa rispetto a quella dellโAddolorata).
Per le giunte pasquali della domenica, sempre nel ragusano, degna di nota รจ la โMadonna Vasa Vasaโ di Modica, una processione caratteristica per i movimenti compiuti dal simulacro della Madonna che, in quanto snodabile, muove allegramente le braccia e viene inclinato in maniera tale da โbaciareโ il petto della statua del Cristo Risorto. A Scicli, invece, la domenica di Pasqua รจ rappresentata dalla processione de โU Gioiaโ, la statua di Cristo Risorto (โLโUomo vivoโ) che ondeggia allegramente tra i fedeli mentre essi lo invocano al grido di โGioiaโ: tra gli omaggi piรน noti, a questa processione, quello del cantautore Vinicio Capossela, con il brano โLโuomo vivo, inno al Gioiaโ dedicato a questo evento.