Diventa definitivo il provvedimento sul divieto relativo alla plastica monouso: tra due anni saranno banditi oggetti come piatti, cannucce e cotton fioc.
Il parlamento Ue ha votato in favore del divieto sugli articoli in plastica monouso a partire dal 2021. La decisione è stata presa nella corso della riunione in plenaria che ha avuto luogo dal 25 al 28 marzo a Strasburgo. Per effetto di questo divieto tra due anni, in tutta l’Unione europea saranno messi al bando oggetti usa e getta ormai di uso quotidiano come piatti, posate, cannucce e cotton fioc. Il testo è stato approvato con 560 voti favorevoli, 35 contrari e 28 astenuti.
Il Parlamento Europeo, in questo modo, ha sancito l’avvio definitivo della normativa che era già stata concordata con i ministri Ue. Oltre al divieto alla plastica monouso, la normativa impone anche la raccolta del 90 per cento delle bottiglie di plastica entro il 2029. Entro il 2025, inoltre, il 25 per cento delle bottiglie dovrà essere costituito da materiali riciclati, valore che entro il 2030 dovrà essere portato al 30 per cento. I nuovi provvedimenti prevedono anche maggiori controlli e sanzioni contro coloro che inquinano, in particolare, se si tratta di produttori. Viene inaugurato, infatti, un regime di responsabilità a carico di produttori di tabacco e di attrezzatura da pesca.
Gli esperti della Commissione europea hanno preso atto del fatto che oggi circa l’80 per cento dei rifiuti che vengono abbandonati in mare sono costituiti di plastica. Questo rende la situazione veramente allarmante, dati i lunghissimi tempi di decomposizione di questo materiale. La conseguenza di tutto questo è che, laddove le correnti degli oceani confluiscono, si creano degli accumuli di plastica di dimensioni notevoli. Questa plastica disturba e danneggia la vita degli animali marini come tartarughe, foche, balene, pesci o crostacei e finisce per incidere anche sull’uomo attraverso la catena alimentare.
In particolare, il provvedimento è stato approvato nel corso della seduta di mercoledì 27 marzo, la stessa nella quale il parlamento Ue ha approvato in via definitiva un pacchetto di misure per ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra di automobili e furgoni. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni del 37,5 per cento per le auto di nuova immatricolazione. I produttori che non si atterranno ai limiti stabiliti saranno sottoposti a delle sanzioni.
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