Novantasei politici siciliani hanno ricevuto un’avviso di conclusione indagini: è questo il bilancio finale di un‘inchiesta avviata dalla procura di Termini Imerese per voto di scambio ed altri reati. Ad essere coinvolti, come riportato dall’ANSA, sarebbero diverse figure politiche regionali, tra coordinatori di partito ,ex sindaci, esponenti di partitici ed anche qualche volto più noto, come l’ex Presidente della Regione Salvatore Cuffaro, in libertà da fine 2015 dopo aver scontato i sette anni di reclusione cui era stato condannato.
Al centro dell’indagine sarebbero finite le elezioni regionali del 2017: in questa occasione, l’ex sindaco di Monreale, Salvatore Caputo, non avrebbe potuto candidarsi per via di una condanna a proprio carico; al suo posto, si sarebbe quindi presentato il fratello Mario, indicato però nella lista dei candidati con la dicitura “detto Salvino”. Ciò, secondo la procura, avrebbe fatto scattare l’accusa di manipolazione della volontà degli elettori, spinti così a votare quel candidato a causa del nomignolo del fratello, in realtà più noto.
L’indagine inoltre si è allargata anche alle elezioni amministrative del comune di Termini Imerese, sempre del 2017, dove al governo cittadino era poi andata una coalizione di centro-destra. Per la Procura le due vicende sarebbero collegate, giacché in entrambi i casi vi sarebbero stati accordi basati su scambi e promesse, in relazione a posti di lavoro, esami di maturità o di ammissione a facoltà universitarie a numero chiuso.