In seguito alle parole di Marco Bussetti, l'opinione pubblica si è divisa ed il Sud ha manifestato il suo disaccordo ricorrendo anche alle maniere forti: numerose petizioni sono state lanciate per fare in mondo che il ministro venga dimesso.
Qualsiasi dichiarazione volta ad attaccare un aspetto della propria Terra o l’animo di chi la abita è destinata a scatenare dispiacere, indignazione, polemiche. L’impatto è palesemente più forte, poi, se le parole vengono pronunciate da una figura autorevole, un rappresentante delle istituzione come il ministro dell’Istruzione.
Così, chiunque viva al Sud Italia o al Sud è nato avrà difficilmente accettato la frase di Marco Bussetti che, durante un’intervista ad Afragola, ha lasciato trapelare una sottile critica verso l’impegno degli studenti meridionali. Alla domanda del giornalista su eventuali risorse finanziare da destinare alle scuole del Sud con lo scopo di arginare il divario tra queste e le istituzioni del resto della Penisola, il ministro dell’Istruzione ha risposto:“Fondi? No. Più sacrificio, più lavoro, più impegno. Vi dovete impegnare forte”.
Sebbene Bussetti non abbia tardato a offrire chiarimenti in merito ad una dichiarazione a parer suo equivoca ed estrapolata per divenire fonte di attacco alla sua persona, gli interessati non sembrerebbero voler perdonare il ministro ma, al contrario, si dichiarano pronti a tutto pur di fare in mondo che questo perda la sua carica.
Da Napoli a Palermo, adulti e più giovani, uomini e donne impiegate all’interno del sistema scolastico meridionale e cittadini comuni, si sono mobilitati a suon di commenti sui social, e non solo. Digitando nome e cognome del leghista sul web, è impossibile ignorare le numerose petizioni organizzate con lo scopo di far sparire Bussetti dalla scena politica: queste hanno contato, nel giro di poche ore, migliaia di firme.
“Dimissioni immediate – recita il manifesto di una delle petizioni contro il ministro-. Cacciamolo immediatamente. Marco Bussetti, un ministro indegno”.
Neanche Catania è rimasta indifferente di fronte alle parole forti del politico e sembrerebbe decisa a non dimenticare l’accaduto. Anche alcuni studenti del capoluogo etneo, dichiarandosi delusi ma non completamente stupiti da quanto ascoltato, hanno deciso di lanciare una petizione con lo scopo di contrastare il pensiero di Bussetti e fare in modo che il celebre gap non aumenti. Consapevoli delle evidenti differenze tra Nord e Sud ma certi che queste non siano dovute ad una mancanza di impegno e sacrifici, quanto a una carenza di fondi ed opportunità, i giovani promotori hanno lanciato l’hashtag #IoMiImpegno ed invitato tutti i lettori a contribuire con una firma.
In attesa di capire in che modo volgerà al termine la vicenda, è lecito chiedersi se le parole del ministro Bussetti celino inquietanti ed infondati pregiudizi e disprezzo nei confronti del Sud o se siano state davvero interpretate erroneamente e con il solo scopo di sollevare un polverone mediatico.
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