Sono sempre di più le aziende internazionali che non danno peso unicamente ai titoli di studio, in parte anche a causa delle rette universitarie proibitive.

Sempre più lavori richiedono candidati in possesso di lauree (preferibilmente magistrali). Se è vero che gli iscritti all’università aumentano anno dopo anno, lo stesso accade con le rette, una tendenza che taglia fuori dai giochi potenziali ottimi candidati.
Alcune aziende americane stanno iniziando ad adeguarsi al numero crescente di americani che, per motivi economici o personali, non possono frequentare un college e come risultato vedono diminuire le possibilità lavorative. È per questo che sempre più compagnie offrono lavori ben retribuiti anche a chi è in possesso unicamente di diplomi di scuola superiore.
“Ci sono persone che non studiano ma riescono a farsi strada nel mondo. Si tratta di gente straordinaria e dovremmo fare di tutto per trovarla”. Sono le parole dell’ex SVP di Google, Laszlo Block in merito alla faccenda.
E proprio Google è in cima ai nomi presenti nella lista stilata da Glassdoor delle migliori aziende che stanno puntando ad assunzioni che non prevedono il possesso di una laurea. Non sono da meno Apple e IBM, Hilton, Starbucks e altri giganti statunitensi del commercio.
“I titoli accademici continueranno a essere presi in considerazione e rimarranno un importante requisito nella valutazione dei candidati – dice Maggie Stilwell, managing partner for talent di Ernst and Young – ma non rappresenteranno più un condizione necessaria”.
Troverete una lista completa delle 15 migliori aziende che al momento sono in cerca di personale (anche non laureato) su Glassdoor.
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