Si registrano i primi danni del terremoto che ha colpito la provincia catanese alle ore 3.19, quando i sismografi hanno registrato una scossa di magnitudo 4.8, la più forte finora segnalata e appartenente allo sciame sismico delle ultime 48 ore.
A Santa Venerina, piccolo comune del catanese, la gente si è sin da subito riversata in strada per la paura, scattando delle foto che ritraggono i primi danni accertati, dovuti al terremoto notturno, nella Parrocchia Sacro Cuore (con la caduta di una statua sommitale). L’epicentro, secondo i sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è avvenuto ad 1 kilometro di profondità da Viagrande (CT).
Danni anche a Fleri, nei pressi di Zafferana Etnea (CT), con le macerie di alcune abitazioni che sono finite sull’asfalto della carreggiata, dopo il crollo. Problemi anche a Pennisi, piccola frazione dell’acese, dove i Vigili del Fuoco sono all’opera per lo sfollamento di alcune famiglie, che abitavano un edificio poco prima del crollo di una parete. A Santa Maria La Stella, sempre nell’acese, è crollata una palazzina di due piani.
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