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Nuovo accordo Stato-Regione: 2 miliardi per la Sicilia

foto archivio
Oltre 500 milioni di euro arriveranno per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole.

È stata raggiunta una nuova intesa tra la Regione Sicilia e lo Stato in termini di Finanza pubblica. Un nuovo accordo – arrivato dopo lunghi mesi di trattative successive all’incontro a Roma tra il presidente Musumeci e il ministro dell’Economia Tria – che per l’Isola ha un valore di 2 miliardi di euro. Una quota raggiunta grazie a maggiori entrate, spalmatura di oneri pregressi e minori spese previste.

Nella fattispecie, il contributo della Regione al risanamento della finanza pubblica passa dagli attuali 1,3 miliardi di euro a un miliardo l’anno, con un risparmio di 900 milioni in tre anni. Altri 540 milioni di euro arriveranno – nel corso di sette anni – per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole appartenenti a quelle che erano un tempo Province. Accordo anche per quanto riguarda l’imposta bollo (incasso che vale circa 360 milioni di euro in tre anni) mentre relativamente agli oneri pregressi, la Regione ha ottenuto la possibilità di spalmare in trent’anni (anziché tre) il disavanzo che l’attuale governo siciliano ha ereditato dalle precedenti gestioni.  La Regione dal canto suo si è impegnata a riqualificare la propria spesa per gli investimenti con un aumento del 2% all’anno fino al 2025.

L’accordo – sottoscritto dal presidente Musumeci e dal ministro Tria – prevede anche di aggiornare e approvare le norme di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria, risalenti a oltre mezzo secolo fa, entro il 30 settembre del prossimo anno. Sempre entro il prossimo anno, il governo centrale si è impegnato a sostenere in maniera adeguata le Città metropolitane e ai Liberi consorzi di comuni della Sicilia al fine di garantire trattamento pari a quello ricevuto degli stessi Enti nel resto d’Italia.