Concorso magistratura: pubblicato bando per 330 posti

Il Ministero della Giustizia ha bandito per l'anno 2018, un concorso per ricercare 330 nuovi magistrati.

Pubblicato nuovo bando di concorso per accedere alla magistratura: la selezione sarà per 330 posti da magistrato ordinario. La domanda di partecipazione va presentata esclusivamente attraverso la procedura online del portale internet del Ministero della Giustizia entro il 17 Dicembre 2018.

Il concorso si svolgerà tramite due prove, una prima prova scritta della durata di 8 ore consistente in tre elaborati tecnici su diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo; e una prova orale che verterà su tematiche di: diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale: diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato; elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; colloquio su una lingua straniera a scelta tra: inglese, francese, tedesco o spagnolo.

Per poter partecipare occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili;
  • condotta incensurabile;
  • idoneità fisica;
  • posizione regolare rispetto agli obblighi di leva;
  • non essere stati dichiarati inidonei per tre volte nei precedenti concorsi;
  • essere in possesso degli altri requisiti previsti per legge;
  • essere in regola con il pagamento dei diritti di segreteria, di importo pari a 50 €, quale contributo per le spese concorsuali.

Possono accedere al concorso le seguenti categorie:

  • magistrati amministrativi e contabili;
  • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
  • dipendenti statali, con qualifica dirigenziale o assunti in posizioni corrispondenti all’area C, secondo quanto previsto dal CCNL comparto Ministeri, con minimo 5 anni di anzianità professionale, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
  • docenti universitari di materie giuridiche con diploma di laurea in giurisprudenza, che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
  • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, assunti in seguito a procedure concorsuali per le quali si richiede il diploma di laurea in giurisprudenza, conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità e privi di sanzioni disciplinari;
  • soggetti abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari;
  • giudici di pace / onorari di tribunale, vice procuratori onorari e giudici onorari aggregati, che abbiano ricoperto il ruolo per almeno 6 anni senza demerito, revoca e sanzioni disciplinari;
  • laureati in giurisprudenza che hanno conseguito il titolo, eccetto che nel caso di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che hanno conseguito un diploma presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche, o un dottorato di ricerca in materie giuridiche, oppure il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, oppure che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114.

Per ulteriori informazioni consultare il bando.

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