Catania In Copertina

Catania cinematografica: i film piĆ¹ celebri girati nel capoluogo etneo

Il cinema ha da sempre affascinato il mondo intero, e Catania non ĆØ rimasta a guardare, fornendo sempre scenari perfetti come set: i film piĆ¹ celebri girati nel capoluogo etneo.

Quante volte vi sarĆ  capitato di guardare un film e riconoscere un luogo nel quale siete giĆ  stati? Magari per un viaggio di piacere, per una trasferta lavorativa, o perchĆ© ĆØ uno scorcio della vostra cittĆ , nella quale vivete o studiate. La cittĆ  di Catania ha offerto diverse volte le proprie bellezze alle telecamere del cinema, grazie alle quali sono stati regalati magnifici quadri della splendida cittĆ  etnea al pubblico del grande schermo.

I film girati a Catania sono stati diversi: dalle commedie ai film drammatici, passando per le trasposizioni cinematografiche dei grandi esempi della letteratura italiana. Indipendentemente dal genere, Catania si ĆØ dimostrata la scelta migliore per le scene di questi film.

L’arte di arrangiarsi

Film del 1954 di Luigi Zampa, vede la presenza di un’icona del cinema italiano: Alberto Sordi. Il film ĆØ la terza parte di una trilogia ideata da Vitaliano Brancati e narra la storia di Rosario Scimoni, nipote del sindaco di Catania e opportunista di prima categoria tanto da essere sempre pronto a salire sul carro del vincitore, cambiando fede politica e quanto necessario. Nel corso del film passa dal fascismo al socialismo, dal comunismo ai democristiani, per i quali cambia la sceneggiatura di base comunista del film che stava girando. Quando viene scoperto il suo uso di fondi non destinati al film ma a missioni estere, perderĆ  tutto e sarĆ  costretto a scontare una pena di 5 anni in prigione. Non appena libero tenta di fondare un suo partito con scarsi risultati alle elezioni e finirĆ  per vendere lamette.

Nel film si riconoscono facilmente diversi scorci di Catania, nonostante i cambiamenti della cittĆ  nel corso degli anni: da Piazza Duomo a piazza Carlo Alberto, e ancora Piazza UniversitĆ , Piazza Dante e via Crociferi, per non dimenticare Porta Garibaldi.

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Il bell’Antonio

Liberamente tratto da un romanzo di Vitaliano Brancati, ĆØ un film del 1960 ambientato nella Catania dei primi anni Sessanta (trent’anni dopo rispetto al romanzo). Il protagonista ĆØ Antonio Magnano, giovane catanese interpretato da Marcello Mastroianni che rientra nella cittĆ  natale dopo aver studiato e vissuto a Roma. L’uomo ĆØ molto ambito tra le ragazze: ĆØ bello, elegante e la sua famiglia ha fama di avere componenti molto “virili”. Sposa una giovane di buona famiglia, interpretata da Claudia Cardinale, ma dopo i primi mesi non vanno oltre baci appassionati e la famiglia di lei decide di procedere con l’annullamento del matrimonio. Il giovane avrĆ  disonorato la famiglia ma quando la servetta di casa resta incinta avrĆ  l’occasione di risanare il proprio onore lasciando credere a tutti di essere il padre del bambino.

I luoghi di Catania appaiono evidenti sin dalle prime scene del film, quando il giovane rientra nella cittĆ  natale: dai palazzi storici del centro storico, a Piazza Duomo e Piazza Dante, Palazzo Biscari e ancora una volta Porta Garibaldi. Una scena in particolare ĆØ stata girata nell’iconica via Crociferi, all’ingresso della chiesa di San Giuliano.

Divorzio all’italiana

Film del 1961 del regista Pietro Germi, vince l’Oscar come migliore sceneggiatura originale. Il protagonista ĆØ ancora una volta Marcello Mastroianni, nella parte di FefĆØ, il barone Ferdinando CefalĆ¹. L’uomo ĆØ sposato da dodici anni con una donna che non ama piĆ¹ mentre nutre un forte trasporto per la cugina sedicenne Angela (Stefania Sandrelli). Dato che la legge italiana non ammette il divorzio ma permette il delitto d’onore, cioĆØ un omicidio punito con una pena minore e piuttosto frequente in Sicilia, FefĆØ mette in atto il suo piano: trovare un amante per la moglie e poi cercare di sorprenderli assieme e commettere l’omicidio con la scusa del delitto d’onore, per poi poter sposare Angela. Purtroppo le cose non andranno come il protagonista aveva previsto anche se dopo varie vicessitudini riuscirĆ  comunque a sposare la giovane cugina. Tuttavia il film termina con la ragazza che rivolge attenzioni al giovane timoniere della barca sulla quale ĆØ in viaggio di nozze con Mastroianni.

Tra le scene girate a Catania, ĆØ significativa quella di Mastroianni al porticciolo di Ognina.

MimƬ metallurgico ferito nell’onore

Pellicola del 1972 con la regia di Lina WertmĆ¼ller e due grandi attori del calibro di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Giannini veste i panni di un operaio catanese, soprannominato MimƬ, che perde il posto di lavoro per essersi rifiutato di dare il voto ad un mafioso. L’uomo abbandona la moglie e la cittĆ  natale per cercare lavoro e si trasferisce a Torino dove ha un figlio da un’altra donna. Quando rientra a Catania con l’amante e il figlio, scopre che la moglie ĆØ rimasta incinta di un altro uomo e per vendetta decide di sedurre la moglie dell’amante della sua consorte. Tuttavia per una serie di equivoci sarĆ  incolpato ingiustamente dell’omicidio dell’amante di sua moglie e al momento della liberazione si ritroverĆ  con tre donne e otto bambini da mantenere e sarĆ  cosƬ costretto a fare da galoppino elettorale ad un mafioso.

Il film presenta diverse scene girate nella cittĆ  di Catania e tra queste risaltano ancora una volta via Crociferi, Piazza Duomo, la Pescheria, gli interni della chiesa di San NicolĆ² l’Arena e anche lo splendido chiostro di Levante del Monastero dei Benedettini.

Johnny Stecchino

Celebre film dei 1991 con Roberto Benigni nei panni di Dante, autista di uno scuolabus che non sa di essere il sosia di Johnny Stecchino, un mafioso siciliano pentito che non si mostra al mondo per paura di essere ucciso. Un giorno viene quasi investito da Maria, una giovane donna della quale Dante si innamora follemente, tanto da essere disposto a cercarla fino a Palermo. La donna ĆØ in realtĆ  la moglie di Johnny Stecchino e finge di amare Dante per usarlo come capro espiatorio al posto del marito. Durante l’evoluzione della storia Maria si rende conto della bontĆ  di Dante, soprattutto mettendola a confronto con la meschinitĆ  del marito e decide di far saltare il piano, cosƬ Dante sarĆ  fuori pericolo.

Solo alcune scene di questo film sono state girate a Catania, ma tra queste una delle piĆ¹ celebri ĆØ quella girata dentro il Teatro Massimo Vincenzo Bellini, anche se nel film dovrebbe rappresentare il Teatro Massimo di Palermo.

Storia di una capinera

Lungometraggio del 1993 di Franco Zeffirelli, tratto da uno dei romanzi di Giovanni Verga. Nella Catania di metĆ  Ottocento, Maria ĆØ una giovane novizia che ha da sempre vissuto la vita di clausura. Quando la ragazza torna a casa per un breve periodo, conosce la vita oltre il convento e anche Nino, un giovane studente che la corteggia e del quale lei si innamora. Consapevole perĆ² di dover diventare suora, Maria rifiuta Nino e torna in convento ma si accorge di aver fatto la scelta sbagliata e soffre per l’errore. Nel frattempo Nino si sposa con la sorella di Maria e va a vivere in una casa che si affaccia proprio di fronte al convento. In un ultimo slancio di libertĆ , Maria lascia il convento per andare da Nino, ma quando scopre che la sorella ĆØ incinta e il giovane le dice che lui aveva sofferto per il suo rifiuto ma che ormai non si poteva piĆ¹ tornare indietro, alla ragazza non resta che un ultimo bacio dal suo amato prima di rientrare per sempre nel convento.

Gli scenari di questo film sono principalmente quelli del centro di Catania: Piazza Duomo, Piazza UniversitĆ  e in particolar modo via Crociferi, luogo in cui si trova il convento e la casa di Nino. Il bacio tra i due giovani, infatti, avviene di notte proprio sotto l’Arco di San Benedetto.

I VicerƩ

Tratto dal romanzo di Federico de Roberto, si tratta di uno dei film piĆ¹ recenti tra quelli girati a Catania, ĆØ uscito nelle sale nel 2007. La storia ruota attorno alla nobile famiglia siciliana degli Uzeda di Francalanza, i quali discendono dai vicerĆ© di Spagna. Ambientato poco tempo prima dell’UnitĆ  d’Italia, dopo la morte della principessa Teresa, i familiari sono in lotta per l’ereditĆ . Il film narra attraverso lo sguardo di Consalvo, figlio del principe Giacomo, la caduta dei Borbone e la serie di cambiamenti che ne scaturiscono.

Ancora una volta la barocca via Crociferi ĆØ presente tra i vari set, ma alcune scene sono girate all’interno di Palazzo Biscari.

La matassa

Uno dei film piĆ¹ celebri del duo comico Ficarra e Picone, ĆØ del 2009 e racconta la storia di due cugini, Gaetano e Paolo, molto legati da bambini ma costretti a separarsi a causa di un forte litigio tra i rispettivi padri, due fratelli. Le strade di Gaetano e Paolo si incrociano per puro caso il giorno della morte del padre di Paolo, quando Gaetano capita nella chiesa dove si svolge il funerale. Pensando che si tratti di un tentativo di riappacificazione Paolo accoglie Gaetano nell’albergo che ha ereditato dal padre. Dal canto suo, Gaetano non ĆØ affatto interessato alla pace, ma approfitta dell’ingenuitĆ Ā  e dell’ipocondria del cugino per farsi donare l’albergo facendogli credere con un trucco che sta per morire. Con l’evolversi della storia Gaetano ritornerĆ  sui suoi passi e i cugini riacquisteranno il loro rapporto fraterno, riuscendo anche a liberarsi dai mafiosi che pretendevano il pizzo per l’albergo.

Il film ĆØ stato girato nel catanese, e in particolare si vedono delle scene che riprendono via Etnea, via di Sangiuliano, Piazza Dante, piazza Borgo, Ognina e la splendida Villa Cerami, visibile durante l’inseguimento in una delle ultime scene del film.

Le bellezze barocche, i toni scuri della pietra lavica e lo scenario tipico siciliano della cittĆ  etnea hanno catturato l’attenzione di diversi registi e sono ancora molti i film girati a Catania e provincia nell’arco degli anni: per citare solo altri due esempi, “La terra trema” (1948), adattamento di Luchino Visconti del romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga, e ancora “Don Giovanni in Sicilia” (1967),Ā  dall’omonimo romanzo di Vitaliano Brancati.

A proposito dell'autore

Martina Bianchi

Con una laurea magistrale in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations e una triennale in Scienze e Lingue per la Comunicazione, coltiva l'interesse per il giornalismo scrivendo per LiveUnict. Appassionata di lingue straniere, fotografia, arte e viaggi, mira ad un futuro nelle Relazioni Internazionali nel campo dei Diritti Umani, in difesa dei piĆ¹ deboli.

Coordina la Redazione di LiveUniCT da Maggio 2022.

Email: m.bianchi@liveunict.com