Categorie: Utility e Società

“Camurrìa” e “amuninni”: 10 modi dire siciliani non traducibili in italiano

Esistono in siciliano tantissimi modi di dire, espressioni e proverbi che sono intraducibili nella lingua italiana. Stai accùra, amuninni, camurrìa sono solo alcuni esempi che dimostrano come il dialetto alle volte può un mezzo comunicativo di gran lunga più potente ed efficace.

Parlare il siciliano non è più comune come lo era una volta. Eppure, molti termini, modi di dire ed espressioni di questa lingua regionale (così è definita dall’Unesco) , sono oggi conosciuti e utilizzati da tutte le generazioni di siciliani. Nonostante la lingua siciliana venga spesso svilita come elemento di una cultura bassa, essa conserva ancora un grande potere comunicativo. È per tale che ragione che ancora oggi, anche i giovani non possono fare a meno di usare determinati termini propri della lingua siciliana per esprimere alcuni concetti.

Esistono, infatti, nella lingua siciliana diverse parole e espressioni, quotidianamente usate, che sono difficilmente traducibili in italiano. Talvolta, talmente siamo abituati ad usarle che non ci rendiamo neanche conto che si tratta di termini non appartenenti all’italiano. Raccogliere tutti detti, espressioni e modi di dire siciliani sarebbe impossibile, ma certamente ce ne sono alcuni che per la loro diffusione, la loro unicità e potenza comunicativa, meritano di essere menzionati. Ecco 10 esempi di parole e modi di dire siciliani che non possono essere tradotti in italiano:

  1. CAMURRÌA

Camurrìa è uno dei termini che meno si presta ad una traduzione in italiano. Il termine potrebbe essere generalmente tradotto con “seccatura”. Tuttavia, “Chi camurrìa” o “Sì ‘na camurrìa” sono espressioni utilizzate per fare riferimento ad un tipo di seccatura o di fastidio insistente e reiterato nel tempo da parte di persone per l’appunto “camurriuse”.

  1. PERI PERI

Letteralmente “peri peri” significa “piedi piedi”. In Sicilia, specialmente a Catania non usa “andare in giro”(traduzione) ma si usa “iri peri peri”.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di 💰100€. Clicca sul link o cerca ⭐️ apd39549 sull'App Temu!

  1. ANNACARSI

Annacarsi è un verbo traducibile in italiano con “muoversi”. Tuttavia, quando in Sicilia si usa l’espressione imperativa “T’annachi”, la forza esortativa non è minimamente paragonabile a quella del corrispondente “Muoviti!” in italiano.

  1. AVAIA/ AVÀ

Questo termine è probabilmente usato solo nel Catanese. Nel corso di una discussione l’esclamazione “avaia” può essere tradotta con “ma và”, “suvvia“, “dai”, ma con il triplo dell’enfasi.

  1. ARRIMINARI

Il verbo “arriminari” significa “rimescolare”. Tuttavia, l’equivalente verbo in italiano non potrebbe mai essere utilizzato da una nonna siciliana che esorta il nipote con “Arrimina a pasta!”; e non sarebbe una giocata a tombola siciliana se i giocatori non esclamassero in coro “Arrimina” per esortare colui che chiama i numeri a rimescolare per la busta per cambiare la sfortunata sorte.

  1. ACCÙRA

L’espressione siciliana “Stai accùra” è un modo unico per dire “Fai attenzione”, nella parola “accùra” si racchiude tutta la preoccupazione, la paura e l’apprensione per qualcuno.

  1. AMMIZZIGGHIATU

Letteralmente significa “colui che vuole essere coccolato”: con questo termine in siciliano si è soliti riferirsi a bambini o ragazzi capricciosi.

  1. MAPPINA

Nelle cucine siciliane non esiste lo “strofinaccio” esiste la “mappina”. Con questo termine, infatti, quotidianamente si usa indicare le tovagliette da cucina usate per asciugare mani e ripiani.

  1. UNNI CCI CHIOVI CCI SCIDDICA

Questo è uno tra i più famosi e diffusi modi di dire siciliani. Letteralmente si traduce con “Dove gli piove gli scivola”. Con tale termine si fa riferimento ad una persona a cui va sempre tutto bene e che non si preoccupa di ciò che succede.

  1. AMUNINNI

Questa è una delle espressioni esortative più tipicamente siciliane. “Amuninni” significa letteralmente “Andiamo!”, ma l’espressione siciliana ha in sé una connotazione molto più forte, talvolta simile ad un rimprovero.

Sofia Nicolosi

Sofia Nicolosi nasce a Catania il 16 settembre 1997. Laureata in Relazioni internazionali, sogna di poter avere un futuro nel giornalismo e nella comunicazione in ambito europeo e internazionale. Dopo la scrittura e lo storytelling, le sue grandi passioni sono i viaggi e lo sport. Tra i temi a cui è più legata: i diritti umani e i diritti sociali, l'uguaglianza di genere e la difesa ambientale. Contatti: s.nicolosi@liveunict.com

Pubblicato da
Sofia Nicolosi

Articoli recenti

Meteo Sicilia, 1° maggio tra sole e pioggia: tempo instabile nell’Isola

Meteo Sicilia, 1° maggio di tempo instabile nell'Isola: previsto sole su alcune città e piogge…

27 Aprile 2024

1° maggio, cosa fare a Catania: tra musica, sagre e gite fuori porta

Ancora indecisi su come trascorrere la giornata del 1° maggio? Ecco alcune idee di eventi…

27 Aprile 2024

Ricchi e Poveri in concerto, tappa anche in Sicilia: dove e quando

I Ricchi e Poveri tornano in Sicilia con una nuova data del loro Summer Tour:…

27 Aprile 2024

Caso SeeSicily, “buco” di 10 milioni di euro: Corte dei conti avvia indagine

Il buco di bilancio da oltre 10 milioni di euro legato al caso "SeeSicily" ha…

27 Aprile 2024

Incidente in Sicilia, 3 feriti: il più grave trasferito in elisoccorso a Catania

Nuovo incidente in Sicilia: il bilancio è di tre feriti, dei quali uno è stato…

27 Aprile 2024

Ponti primaverili: Catania è tra le mete preferite dai turisti

Catania è tra le mete più gettonate dai turisti in Italia per i ponti primaverili…

27 Aprile 2024

Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.

Privacy Policy