Si avvicina l'inizio di un nuovo anno scolastico e le fagmiglie degli studenti delle scuole superiori si preparano all'inevitabile corsa al rifornimento del materiale. Quaderni, zaini, penne. Ma soprattutto libri.
Sono i libri scolastici a far piangere ogni anno le tasche di migliaia di genitori siciliani, già duramente colpiti da una crisi del lavoro che sembra non aver fine e un aumento generale di famiglie che vivono sotto la soglia della povertà. E i dati raccolti dall’Unione degli Studenti Sicilia sul costo della vita scolastica non fanno sperare in nulla di buono.
Si stima che nell’arco del quinquennio di liceo uno studente siciliano possa arrivare ad aver speso oltre 1000€ tra libri di testo e materiale scolastico vario. Costi che, denuncia il gruppo, sempre più di rado possono essere sostenuti dalle famiglie. E la gravità della situazione varia di provincia in provincia, con Agrigento che registra un aumento da capogiro che sfiora i 500€ per il terzo anno di un liceo e si mantiene al di sopra dei 300€ per i due successivi.
A essere evidenziata, tuttavia, è la differenza nei costi tra i licei e gli istituti tecnici professionali. A Catania, per esempio, uno studente di un liceo linguistico dovrà sostenere costi tre volte superiori a quelli di uno studente di un istituto professionale.
È impossibile non pensare, quindi, a come la scelta di un istituto venga dettata più dalla situazione economica della famiglia che dalle proprie attitudini. O, dato ancor più preoccupante, si vanno ad aumentare le fila degli abbandoni scolastici. I dati del 2017 hanno registrato un aumento clamoroso di abbandoni, in controtendenza con i numeri raggiunti nel resto d’Italia: il 24% dei giovani in Sicilia interrompe gli studi prima dei 18 anni, mentre nella penisola la soglia non supera il 13,8%. E sono proprio i ragazzi provenienti dalle classi più povere a rimpolpare i dati e dimostrare come l’aumento della povertà e il calo dell’istruzione siano ancora strettamente correlati.
L’Unione Studenti Sicilia chiedono costi che i costi siano più bassi, che le opportunità siano uguali per tutti e che questo circolo vizioso in cui i giovani sono intrappolati venga interrotto, perché chiunque possa scegliere il proprio percorso formativo senza doversi prima preoccupare del prezzo che dovranno pagare.
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