LiveUnict ha selezionato 10 canzoni che con i loro testi hanno raccontato i più significativi avvenimenti nella storia dell'umanità.
La musica non è solo una bella melodia orecchiabile da ascoltare in mezzo al traffico cittadino, ad una festa o durante un periodo no. La musica è anche un ottimo mezzo di comunicazione in grado di raccontare una storia e, in molti casi, un periodo storico. Succedeva sin dai tempi dei cantastorie che, armati di menestrello e fisarmonica, narravano le gesta di cavalieri eroici. E succede ancora oggi per mantenere vivo nella memoria un determinato avvenimento. Noi di LiveUnict abbiamo ripescato 10 canzoni che raccolgono nei loro testi il ricordo di un momento particolare all’interno della storia.
Il 18 giugno del 1815 si combatteva la battaglia di Waterloo, l’ultima impresa di Napoleone Bonaparte. Da quell’episodio, la band svedese ABBA ne trasse una canzone che vinse l’Eurofestival 1974.
Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, il transatlantico inglese Titanic divenne noto in tutto il mondo per la collisione contro un iceberg. Ottant’anni dopo la tragedia, Francesco de Gregori compose la sua celebre Titanic.
Nel corso della Grande Guerra ci fu un episodio che rimase particolarmente nella storia e che, per un momento, mise da parte gli orrori del conflitto. Il 25 dicembre del 1914 avvenne la famosa tregua di Natale. Soldati tedeschi e britannici cessarono occasionalmente il fuoco e intrattennero rapporti amichevoli con il nemico per celebrare il Natale. Da questo episodio Paul McCartney trasse il brano “Pipes of Peace”.
Francesco Guccini raccontò il dramma dell’olocausto con una canzone destinata a passare alla storia, sia per il peso del titolo che per il contenuto. Guccini trasse ispirazione a seguito della lettura del saggio di Edward Russell II, Barone di Liverpool, “Il flagello della svastica” e dal romanzo autobiografico di Vincenzo Pappalettera “Tu passerai per il camino” , dove aveva raccontato nelle sue memorie la permanenza nel campo di concentramento di Mauthausen.
“Io della guerra ne ho parlato molto, ne ho parlato soprattutto ne La guerra di Piero, attraverso i racconti che me ne faceva mio zio, il fratello di mia mamma, che si fece tutta la campagna di Albania” disse De Andrè. E con questo brano, scritto alla fine degli anni ’60, il cantautore italiano tornò sul tema scottante della guerra.
Nel 1980 la canzone “Enola Gay” degli Orchestral Manoeuvres in the Dark si trovava in vetta alle classifiche. Quello che sembrava il titolo del momento, grazie al suo sound orecchiabile, era invece un’invettiva contro la guerra e contro un fatto particolare, avvenuto alla fine del secondo conflitto mondiale. Il titolo prende il nome da Enola Gay, l’aereo che il 6 agosto del 1945 lanciò su Hiroshima “Little Boy”, la prima bomba atomica che distrusse completamente la città giapponese. Dopo il lancio della seconda atomica su Nagasaki, il Giappone si arrese agli Stati Uniti. Il 2 settembre 1945 venne proclamata la fine della guerra.
Nel febbraio del 1956 un’ondata di freddo, gelo e neve colpì l’Italia. L’evento è stato ricordato da Mia Martini attraverso la canzone “La nevicata del ’56”, scritta per lei da Franco Califano, Luigi Lopez e Carla Vistarini, e portata al Festival di Sanremo 1990 dove vinse il Premio della Critica.
C’era il Vietnam, c’erano le prime manifestazione studentesche e dei lavoratori. C’erano le battaglie femministe e quelle delle Pantere Nere. C’era il divario sociale, il razzismo e i conflitti religiosi. In questo clima di tensione, nel 1971 John Lenon scrisse il suo invito ad un mondo senza divisioni. Nacque così “Imagine”.
Roger Waters, bassista e cantante dei Pink Floyd, scrisse Another Brick in the Wall pensando alla vita di un anti-eroe chiamato Pink, maltrattato dalla società fin dai primissimi giorni della sua vita. Dopo aver perso il padre durante la Seconda Guerra Mondiale, Pink vive un’esistenza infelice, soffocato da una madre iperprotettiva e oppresso a scuola da insegnanti dispotici che cercano di plasmare lui e gli altri allievi in modo da renderli adatti alla società. Pink si rifugia così in un mondo puramente fantastico, costruendo attorno a lui un muro immaginario per isolarsi dalla realtà. Sin dall’anno della pubblicazione del brano, 1979, Another Brick in the Wall divenne un inno contro la guerra. Nel 1980 la canzone fu adottata dagli studenti neri durante la rivolta di Elsie’s River, in Sudafrica, per protestare contro la propaganda razziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu censurata in quello stato e l’album e la stessa band vennero banditi dal Sudafrica.
Nel 2007 Fabrizio Moro vinse il festival di Sanremo con il brano Pensa. Scritto di getto dopo aver visto il film sull’uccisione del magistrato Paolo Borsellino, come è stato dichiarato dallo stesso cantante, la canzone alza la voce contro la mafia e contro ogni forma di violenza.
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