Oggi tocca alla Terza prova: stamattina 500 mila maturandi dovranno sostenere il cosiddetto “quizzone”. Molto spesso si tratta dello step più temuto da affrontare, perché generalmente è un test basato su diverse discipline, che in alcuni casi si presenta a risposta aperta, in altri a risposta multipla e in altri ancora è mista.
Dopo la Seconda prova, gli studenti hanno avuto a disposizione il weekend per fare un ripasso generale e per prepararsi al meglio. Ma è l’ultima volta che i maturandi italiani si trovano a sostenere un test di questo tipo: secondo le disposizioni della Buona scuola, nel 2019 alla Terza prova subentrerà un test Invalsi per verificare le competenze in Italiano, Matematica e Inglese.
Il test Invalsi dovrebbe svolgersi un paio di mesi prima dell’inizio della Maturità, ma sarà determinante per poter accedere agli esami: a tutto ciò, nelle valutazioni, si aggiungerà anche la sufficienza in tutte le materie e l’aver portato a termine circa almeno 200 ore (su 400) di alternanza scuola-lavoro.