Dopo l'ultimo attacco con armi chimiche da parte del regime di Assad nei confronti dei ribelli, la situazione in Siria si fa più calda che mai. Trump si dichiara pronto all'intervento. Ed intanto, da Sigonella alcuni aerei della Us Navy sono decollati ieri per pattugliare il territorio siriano.
Nella giornata di ieri è partita un’ importante attività di pattugliamento dei cieli siriani. Aerei americani e Nato sono decollati dalla base di Sigonella ed hanno sorvolato l’area a ridosso dei confini siriani per una missione di sorveglianza.
“Si tratta di un pattugliamento – riporta l’ANSA – di carattere ordinario, che si svolge tutti i giorni e che rientra nell’ambito delle attività della coalizione anti-Isis.” Gli aerei in questione sono un velivolo da pattugliamento marittimo Boeing P-8A Poseidon americano, specializzato in missioni di ricognizione, sorveglianza ed antisom, e un aereo-radar Awacs della Nato, che hanno sorvolato l’area al largo delle coste siriane e vicino al confine turco-siriano. Missioni analoghe a quella di ieri sono state registrate anche nei giorni scorsi. Il P-8A, in particolare, risulta decollato due volte in dieci ore, sempre per dirigersi al largo della costa della Siria, ma i siti registrano anche movimenti di aerei-cisterna americani in volo verso la base di Incirlik, in Turchia, che ospita importanti assetti statunitensi.
Nonostante si tratti di operazioni di carattere “ordinario”, la tensione è massima. Dopo l’ultimo attacco chimico del regime siriano nella città di Douma, che ha provocato la morte e l’intossicazione di centinaia di civili, tra cui tantissimi bambini, l’opinione pubblica internazionale ha manifestato tutta la sua indignazione. Anche il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump ha mostrato apertamente il suo dissenso e la volontà di intervenire in Siria, per punire il regime di Assad.
Donald Trump, ha avvertito Putin con una sorta di dichiarazione di guerra via Twitter:”La Russia si prepari, i nostri missili stanno arrivando, belli, nuovi e intelligenti!” La Russia ha prontamente risposto “I missili li usino contro i terroristi”.
La situazione internazionale già parecchio complicata a causa della guerra in Siria, che da 7 anni vede il regime autoritario di Assad combattere i ribelli, è diventata ancora più grave dopo l’ultima presunta violazione degli accordi internazionali sull’utilizzo delle armi chimiche e la conseguente violazione dei diritti umani. A tutto questo si aggiunge, però, anche il braccio di ferro tra Usa e Russia, che sembrerebbe ricondurre ad uno scenario di Guerra Fredda. Gli esiti di questo testa a testa, Stati Uniti da un lato difensore della democrazia e della sicurezza, e Russia dall’altro difensore dell’autoritarismo e del regime siriano, preoccupano tutto il mondo.
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