È stato la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli questa mattina a dare la notizia del rinnovo del contratto del comparto del settore Istruzione e Università che comprende scuole, università e alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).
“Il rinnovo del contratto siglato stanotte riguarda 1,2 milioni di dipendenti – ha dichiarato – siamo molto soddisfatti per l’intesa raggiunta che, voglio ricordarlo, arriva dopo otto anni di mancati rinnovi. Avevamo preso un impegno preciso, lo abbiamo mantenuto. Abbiamo lavorato, in questi mesi, nel solco dell’intesa siglata il 30 novembre del 2016 e siamo andati anche oltre, riuscendo a garantire aumenti superiori a quelli previsti, con l’obiettivo di dare il giusto e necessario riconoscimento professionale ed economico alle nostre lavoratrici e ai nostri lavoratori. Perché valorizzare chi opera nei settori della conoscenza, ne siamo convinti, significa impegnarsi per garantire un futuro di qualità alle nostre giovani e ai nostri giovani”.
Il risultato offre migliori condizioni ai dipendenti, senza tralasciare l’importanza della continuità didattica per gli studenti e le studentesse. Sono coinvolti dal rinnovo 1.191.694 di dipendenti, oltre un milione nella sola scuola, 53.000 nelle Università (esclusi i docenti universitari), 24.000 negli Enti di ricerca e 9.500 nell’AFAM. Il nuovo contratto si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018.
Ai lavoratori verrà riconosciuto un aumento di stipendio già previsto nel novembre del 2016; inoltre, per valorizzare ulteriormente la professionalità dei docenti, sarà possibile arrivare a un incremento di 96 euro mensili per i docenti nelle scuole (da 80,40 a 110 euro) e 105 euro per i docenti dell’AFAM.
Per quanto riguarda le scuole, verranno regolate la parte normativa del rapporto di lavoro e le relazioni con i sindacati. Il Personale docente e ATA avrà modo di studiare un nuovo modello di sviluppo professionale adeguato ai tempi. Entrerà a regime il bonus dei docenti previsto dalla legge 107 del 2015, che prevede la contrattazione dei criteri generali dei compensi per valorizzare il merito dei docenti.
Come detto sopra, argomento centrale è la continuità didattica. Questo farà sì che i docenti rimarranno per almeno tre anni nella scuola assegnata. A tutela dei ragazzi arrivano nuove misure disciplinari per chi usa in modo improprio i canali di comunicazione informatici o i social per relazionarsi con gli studenti. Inoltre “I docenti che dovessero violare la fiducia accordatagli, mettendo in atto comportamenti o molestie di carattere sessuale nei confronti dei loro alunni, saranno licenziati”.
Per i lavoratori delle Aziende ospedaliere e i collaboratori linguistici verranno prese misure innovative che risolveranno alcune questioni rimaste aperte ma mai risolte. Inoltre sono contrattualmente previste maggiore flessibilità per le categorie e la creazione di nuove aree professionali.
Sono introdotte misure per la maggiore flessibilità del Fondo per le progressioni economiche del personale negli enti di ricerca, confermando le specificità riconosciute per l’importanza che rivestono i ricercatori e tecnologi per la crescita e l’evoluzione del sistema Paese.
Per il personale delle AFAM, si prevede che il ruolo di professore di seconda fascia divenga ad esaurimento, puntando a un modello che vede il passaggio verso la prima fascia e fatte salve le graduatorie esistenti.