La festa di Sant'Agata è anche folklore e tradizione, con dolci e prelibatezze che non possono che farla da padrona anche in questo caso. Già dalle settimane antecedenti si sente nell'aria che la festa sta per arrivare, con olfatto e papille gustative in un tripudio di odori e sapori.
Come ogni festività, anche quella Agatina non lascia insoddisfatti sotto questo punto di vista, andando a accontentare i palati che amano tanto il dolce quanto il salato. Di seguito, un elenco delle principali prelibatezze.
Ne esistono diverse varianti, da quello con le nocciole, a quello con il sesamo o i pistacchi, ma il tradizionale torrone delle festività Agatine è quello di mandorle. Dolce, caramellato, di colore ambrato, con quel sentore d’agrumi di Sicilia, miele e un odore inebriante: lo si riconosce subito, un must per chi vive e popola la città di Catania, un dovere assaggiarlo.
Un altro toccasana per le papille gustative, dal sapore molto dolce e ricoperte da zucchero o cioccolato. L’impasto è anch’esso caratterizzato da una predominante di mandorle (marzapane) ed hanno la tipica forma delle olive; tradizione vuole che un giorno Agata, mentre era braccata dagli uomini di Quinziano, si abbassò per allacciare i calzari e vide un albero di ulivo, dietro il quale si nascose e si cibò dei suoi frutti.
Delle vere e proprie cassatelle in miniatura, ricoperte di glassa e con un’anima di pan di spagna e ricotta zuccherata, con un piccolo candito rosso a ricordarne proprio il martoriato seno della Santa Patrona di Catania, alla quale fu strappata una mammella. Dalla forma tondeggiante e a cupola, di colore bianco, vengono realizzate e gustate solo durante il periodo delle festività.
Le tantissime bancarelle presenti nelle vie limitrofe alla festa ne sono ricche e odoranti: si tratta di una preparazione tipica siciliana di ceci e semi di zucca; i primi vengono lavorati in delle bassine e poi salati, mentre i secondo vengono essiccati e anch’essi salati successivamente. I commercianti ambulanti li preparano in loco ed è uso e costume consumarli ancora caldi e croccanti.
Anch’esse facilmente reperibili nelle bancarelle ambulanti, seppur non tipicamente e unicamente caratteristiche delle festività Agatine, è possibile trovarle in mano ai tanti bambini che ne rimangono affascinati e deliziati. Le mandorle vengono anch’esse zuccherate nelle bassine, assumendo quasi un aspetto cristallizzato e ambrato.
Seppur un semplice frutto tipico delle nostre terre, è uso e costume consumarlo durante la festa di Sant’Agata. Servito su un piattino, viene accompagnato con del sale iodato, quasi a contrastare, in un tripudio di sapori, la dolcezza del mallo e l’agrezza del cuore interno.
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