Incubo più che comune tra gli studenti, il continuo rivivere gli esami fatti o da rifare trova finalmente una risposta.
Quante volte, nella notte, è capitato di essere costretti a dover subire la stessa interrogazione, la stessa prova, lo stesso esame orale? Quante volte, ancora, si è rivissuto un momento di, magari, imbarazzo nei confronti del docente, per una risposta non data o data non nel modo in cui si è sperato? La risposta comune sarà, specialmente da parte degli studenti, infinite volte. Naturalmente, il risultato primo ed ultimo una volta svegli, è un grandissimo stress, amplificato specialmente se l’esame sognato è ancora da sostenere.
Trovandosi di fronte all’eccessiva ricorrenza di questi avvenimenti, gli psicologi e i neurologi statunitensi hanno voluto interrogarsi sulle possibili cause, arrivando a retrocedere ad episodi, addirittura, d’infanzia. Infatti, il primo fattore importante di questi sogni è quello della specificità: dalle indagini, si evince che gli studenti non sognano mai concorsi di lavoro o esami in età già adulta, bensì solo e sempre interrogazioni scolastiche, o esami orali universitari, magari dati anni ed anni prima.
Le motivazioni? Sicuramente, una delle tante è lo stress da performance. Si vuol dare il massimo, si teme per il minimo, ci si arriva a sognare nudi davanti ad una commissione spazientita proprio per la vergogna provata o che si proverà nel non saper dare una risposta concreta. Motivo secondo è sicuramente il senso di colpa: se non si è riusciti a frequentare le lezioni o sostenere le prove in itinere, per motivazioni vere o per poca volontà, il corpo ne dà risposta, specialmente la notte.
La spiegazione ultima, poi, la dà Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, parlandoci di auto-ammonimento ma allo stesso tempo di auto-rassicurazione. Il corpo, infatti, durante la notte segnala lo squilibrio, il senso di colpa che attanaglia la psiche dello studente che “avrebbe potuto fare di più”. Fa sentire la propria delusione nei propri confronti, la propria vergogna, fino a terrorizzare lo studente che, infine, si sveglia. Ecco dunque che entra la rassicurazione: è solo un sogno, nulla può succedere perché il momento è passato da tempo e se l’esame è da sostenere, c’è forse ancora modo per recuperare.
Dunque, il corpo risuona senza dubbio di avvenimenti passati e futuri, in fondo sono quelli che rendono la persona quel che è: sconfitte e non ottenimenti, fanno tutti parte della psiche dell’essere umano, che da un semplice avvenimento, fonda la sua intera personalità in divenire.
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