Brutta sconfitta esterna per i rossazzurri di mister Lucarelli, che hanno perso l’occasione di poter agganciare il Lecce in vetta, costretto a fermarsi per la sosta.
Classifica sempre più scottante nel girone C di terza serie italiana, mai così equilibrato come negli ultimi anni. Sono infatti quattro, volendo aggiungere l’inseguitrice Siracusa, le squadre a contendersi attualmente la promozione diretta; è solo uno, infatti, il posto che darà l’accesso diretto all’ambita promozione in Serie B, con il Lecce attuale capolista e Catania e Trapani a soli tre punti di distacco.
Proprio quest’ultima formazione ieri si è aggiudicata il delicato derby siciliano, con i granata che hanno superato per due reti a zero gli etnei al Provinciale, grazie alle reti di Silvestri, al suo quarto centro stagionale, e del solito Reginaldo, sempre capace di segnare al Calcio Catania qualunque sia la casacca che indossi. Gli uomini di Lucarelli stavolta hanno peccato proprio nel loro reparto migliore che, numeri alla mano, sino a ieri era la difesa meno penetrata del torneo. Discutibili, per certi versi, anche le decisioni del tecnico livornese, tornato al “vecchio” 3-5-2, nonostante le ultime buone prestazioni fornite con il classico modulo di stampo rossazzurro, quel quattrotretre che ha accompagnato per diversi anni la squadra.
Diverse sono state le occasioni per gli etnei, che non hanno però sfruttato la verve offensiva, venendo spesso disinnescati da Furlan, autore di una prestigiosa partita. Il Catania, anche attraverso le parole di Lucarelli a fine gara, ha contestato la decisione dell’arbitro della partita, il signor Prontera di Bologna, che ha negato un rigore, apparso abbastanza evidente, ai danni di Semenzato nella prima frazione di gioco.
La squadra rossazzurra è apparsa meno incisiva del solito soprattutto nel primo tempo quando, piuttosto che provare la conclusione in porta, cincischiava con i suoi uomini cercando la giocata o sbagliando l’ultimo passaggio. Un’occasione persa, insomma, fermo restando che perdere in casa dei neo retrocessi non deve essere considerata una catastrofe, ricordandosi che proprio i granata contenderanno la promozione diretta ai rossazzurri ed ai pugliesi fino alla fine. Obiettivi comuni, che il Catania non dovrà perdere di vista a partire dalla prossima gara interna.
PAGELLE
PISSERI 6.5: decisivo in più di un intervento che, in sua mancanza, avrebbe di certo reso il risultato più rotondo per i padroni di casa. Pregevole la parata su Reginaldo, forse poteva essere maggiormente decisivo sul goal dello stesso.
BOGDAN 5.5: prima insufficienza stagionale per il gigante croato, non puntuale e attento come al suo solito; respinge corto in occasione del secondo goal, non riuscendo poi a rimediare all’errore.
CACCETTA 5: si perde completamente Silvestri nel primo goal granata e le responsabilità non possono che ricadere su di lui, che resta a guardare l’incornata del centrale difensivo autore del vantaggio.
CURIALE 5: forse gli è pesato tanto ritornare al Provinciale di Trapani, suo vecchio stadio, fatto sta che non indovina una sola giocata, risultando fiacco e per niente incisivo in attacco.
PISSERI 6.5; TEDESCHI 5.5 , BOGDAN 5.5, AYA 5.5; MARCHESE 6.5, SEMENZATO 5.5 (RUSSOTTO 6.5); BIAGIANTI 6 (RIPA 6), LODI 6, CACCETTA 5 (DI GRAZIA 6); MAZZARANI 6, CURIALE 5. ALL. LUCARELLI 5
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