Secondo l’ex ministro, i giovani devono pensare a un lavoro ben retribuito per permettersi una pensione.
Intervistata da Vanity Fair, l’ex ministro Elsa Fornero ha risposto ad alcune domande sul problema dei giovani e sulle loro aspettative previdenziali.
Dopo che l’Istat, nei giorni scorsi, ha rilevato l’innalzamento dell’aspettativa di vita degli italiani, l’età pensionabile è stata di conseguenza ricalcolata e si è spostata in avanti di 5 mesi. Quindi bisogna arrivare a 67 anni prima di prendere la pensione.
Dato questo scenario, una domanda sorge spontanea: quale sarà il futuro pensionistico per i più giovani?
In Italia, sostiene la Fornero, l’intero sistema pensionistico è di natura pubblica e anche se i giovani riuscissero ad appoggiarsi ad un mercato assicurativo privato nella quale trovare prodotti pensionistici vantaggiosi, pensare che essi possano uscire dal pubblico sarebbe deleterio per l’intero settore previdenziale, dal momento che le attuali pensioni non sarebbero più pagate dal loro lavoro.
Ma è proprio in quest’ultimo punto che ha origine il problema: come possiamo sostenere un sistema pensionistico se i giovani hanno difficoltà a trovare un lavoro adeguato?
“È indubbio – afferma la Fornero – che oggi tutti i giovani abbiano un’incertezza maggiore rispetto a quella che ha caratterizzato per esempio la mia generazione”, e quindi “devono studiare tanto, devono mettersi in gioco, devono impegnarsi. Certo, possono iniziare a risparmiare e magari mettere via qualche soldo in un fondo pensione, ma possono farlo soltanto se hanno un’occupazione e un reddito adeguato”.
Secondo l’ex ministro, dunque, il vero problema è quello del lavoro e pensare alla pensione è solo un diversivo: “più che alla pensione conviene loro pensare al lavoro: a che vengano loro pagati i contributi, a che non vengano sfruttati in stage inutili”.
Dal punto di vista pratico, l’unico modo per garantire ai giovani un futuro pensionistico è quello di investire nella “formazione, sull’accompagnamento e sull’inserimento in un mondo del lavoro”. Quindi il ragionamento dell’ex ministro può essere sintetizzato grazie alle sue stesse parole: “Se i giovani hanno un lavoro come si deve, giustamente retribuito, la pensione ce l’avranno”. Ipotesi che tutti noi speriamo si realizzi al più presto.
Infine non sono mancate alcune riflessioni sulle pari opportunità tra uomini e donne. Sempre secondo la Fornero pensare di risolvere le discriminazioni deve passare anche attraverso l’uso di eguali trattamenti pensionistici tra donne e uomini, come per esempio la stessa età in cui andare in pensione: “Io penso che dobbiamo davvero prendere sul serio il tema delle pari opportunità: così come chiediamo le stesse opportunità per la formazione e il lavoro, così è giusto che ci siano gli stessi trattamenti”, ha commentato l’ex ministro Fornero.
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