Noi ventenni in precoce crisi di mezza età abbiamo tante passioni a cui ci dedichiamo giorno e notte. Ma ce n’è una in particolare che le batte tutte, stare sprofondati tra plaid e snack ipercalorici a divorare serie tv.
E di regina di serie tv ce n’è una soltanto: Grey’s Anatomy. Meredith è ormai diventata nostra amica, ci muoviamo tra i corridoi del Grey Sloan come se fosse casa nostra, e siamo già da tempio abituati a dire addio a personaggi che amiamo – ancora non perdoniamo a Shonda Rhimes la brutta fine di Derek Sheperd – e ad accoglierne di nuovi.
A proposito di questo, ultimamente noi siciliani ci siamo sentiti ancor di più parte di questo mondo. Infatti, dopo la news dell’ingresso nel cast della catanese Stefania Spampinato – che nella serie tv interpreta Carina, sorella del già noto dottor Deluca alias Giacomo Giannotti, anche lui italiano – i fans alle pendici dell’Etna sono andati in delirio, aspettandosi una 14esima stagione molto più tricolore che a stelle e striscie.
E infatti siamo stati accontentati già dalla prima puntata: nella versione in lingua originale della puntata, appunto, è buffo e comico il “siparietto” che si viene a creare non appena il dott. Andrew Deluca rientra in casa cogliendo l’amica e coinquilina Arizona “in intimità” con la sorella Carina, appena arrivata dall’Italia. Nell’imbarazzo generale, fratello e sorella iniziano a discutere in italiano e la scena si sviluppa in un crescendo di comicità che ha lasciato soddisfatti tutti gli italiani, affezionati follower della serie.
È comprensibile, allora, la sensazione spiazzante avuta non appena abbiamo riguardato la versione in lingua italiana dell’episodio. Molti di noi si sono chiesti come avrebbero fatto i doppiatori italiani a rendere lo stesso effetto prodotto dall’originale del dialogo tra fratello e sorella. E abbiamo ricevuto la risposta: in siciliano.
Ma perché proprio in siciliano? Non pochi hanno storto il naso davanti a questa scelta di traduzione discutibile. Gli italiani dell’originale sono diventati super siculi nella versione tradotta. Certo, la scena acquista un senso dal momento che l’intenzione è quella di immergere i due fratelli in un dialogo intimo, personale in cui la terza parte – Arizona – trova difficoltà ad introdursi. Scorre una linea sottile tra il simpatico ed il trash. C’è stato infatti chi ha apprezzato questa scelta linguistica, giudicandola efficace ai fini dell’intenzione del momento, mentre c’è stato anche chi ha denunciato la becera stereotipizzazione dei siciliani come popolo arretrato, geloso e che sottomette la figura femminile.
L’uso dei dialetti regionali italiani in doppiaggio sono stati usati più e più volte in moltissimi altri film e serie tv – una fra tutte i Simpson, dove lo scozzese Willie parla un sardo esilarante -, dal momento che conferiscono ai personaggi quid, quel qualcosa in più che l’italiano standard non possiede (col rischio comunque di scivolare in stereotipi culturali).
Ma tornando a Grey’s Anatomy, sia che noi ci troviamo d’accordo o no con la scelta fatta, questo non cesserà di renderla ancora la serie preferita di noi ventenni in crisi di mezza età.
Versione originale americana
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