Gli studenti italiani vanno pazzi per il progetto Erasmus. Da quest’anno i numeri aumentano: saranno 41mila gli studenti che trascorreranno un periodo di studio all’estero. La Spagna tra le mete più gettonate.
Once Erasmus, Always Erasmus. È una delle migliori esperienze che uno studente possa fare nel corso della propria carriera universitaria e gli italiani lo sanno bene. Dal 1987, infatti, anno in cui il programma venne varato per la prima volta, l’Italia ha contribuito per il 10% ai numeri del progetto, piazzandosi tra i primi posti tra i Paesi europei col maggior numero di giovani in partenza. Una percentuale che, nel corso degli anni, è cresciuta sempre di più: se, infatti, nel 2014 i giovani in partenza erano circa 31mila, quelli che partiranno nell’anno accademico 2017/2018 saranno ben 41mila. Un dato importante che arriva dall’Agenzia Erasmus+ Indire in occasione della IX edizione di Young International Forum: tre giorni dedicati al trentesimo compleanno del programma Erasmus.
A tal proposito, il direttore dell’Agenzia Flaminio Galli ha dichiarato: “Erasmus+ è uno straordinario strumento di apertura, confronto e scambio di conoscenze. Il 2017 segna una forte crescita nella partecipazione italiana al Programma grazie anche all’allargamento oltre i confini europei. L’interesse del nostro paese verso il programma è sempre stato fra i più alti in Europa, registrando negli ultimi anni un incremento nella mobilità degli studenti universitari e confermando la forte capacità del sistema di istruzione superiore italiano di attrarre studenti, anche provenienti da Paesi extra Europei”.
Ma chi sono gli studenti italiani che scelgono di fare questa esperienza e quali sono le mete più ambite? Il 59% percento degli studenti che scelgono di andare in Erasmus sono ragazze (contro il 41% dei ragazzi), l’età media si attesta intorno ai 23 anni e il periodo passato all’estero è di circa 6 mesi. Una volta provato, però, pare che siano moltissimi i giovani che decidono di partire nuovamente per un ulteriore periodo di studio/lavoro fuori. Il programma Erasmus+ prevede infatti la possibilità di studiare fuori per un totale di 12 mesi nel corso di tutto il proprio percorso universitario. Ed è statisticamente provato che la maggior parte di coloro che sono partiti una volta, quasi sicuramente partiranno per la seconda (e pure la terza!). Once Erasmus, Always Erasmus, appunto.
Per quanto riguarda le mete più gettonate dagli italiani, poi, non vi stupirà sapere forse che la maggior parte dei nostri studenti sceglie la Spagna. Non è un mistero, infatti, che il Paese della Paella sia, in generale, quello più amato dagli italiani forse per tutta una serie di vicinanze strutturali e culturali che ci fanno sentire sempre un po’ a casa: sono circa 9mila gli studenti che nel 2017 l’hanno scelto. Al secondo posto, poi, troviamo la Francia – fino a poco tempo fa la preferita dagli italiani – con 4.319 studenti, seguita da Germania con poco più di 4mila, Regno Unito (3.082) e Portogallo (1.802). Ma ci sono anche coloro che hanno scelto per il proprio Erasmus uno Stato extra UE: sono 1.230 i ragazzi che hanno scelto Albania, Federazione Russa, Serbia, Tunisia e Georgia.
Numeri straordinari e un incremento sempre maggiore che, sicuramente, fanno ben pensare: un’esperienza all’estero è fondamentale e nella vita e nel curriculum. Pare infatti che, nel mondo del lavoro, l’Erasmus conti più di un 110 e lode: un’esperienza internazionale che può diventare un vero e proprio cavallo di battaglia ad un colloquio. È probabilmente questo uno dei motivi – unito alla voglia di cambiare aria, di divertirsi e conoscere cose nuove – a spingere ogni anno moltissimi giovani del nostro Paese e di tutta l’Europa a partire.
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