Città totalmente paralizzata e ore ed ore d’attesa in fila lungo tutta la circonvallazione di Catania, e non solo. Catania stamane si è svegliata così.
Lunghissime le code d’auto che stamane hanno invaso la maggiore arteria della città di Catania: la circonvallazione, infatti, è diventata per tutta la mattina territorio di nervi, stress e confusione. Automobilisti in preda al panico, esami e lezioni saltati, appuntamenti lavorativi bruciati.
“A causare il grande imbottigliamento di stamattina è stato il fatto che lungo la circonvallazione si è riversata una quantità di auto tripla rispetto a quella che l’arteria può contenere“, ha commentato il comandante della Polizia Municipale Sorbino. Una cattiva abitudine tutta catanese insomma, quella di dover fronteggiare la pioggia prendendo l’automobile e non i mezzi di trasporto convenzionali.
Un attimo, quali mezzi di trasporto? A Catania? Sorvolando, anche tristemente, su questa domanda retorica (metropolitana esclusa), “la colpa” è comunque d’attribuire ai cittadini: “Chi normalmente utilizza il motorino o i mezzi pubblici – ha continuato Sorbino della Polizia municipale – al terzo giorno consecutivo di pioggia prende l’automobile per non bagnarsi e il risultato sono ingorghi colossali che, infatti, non si sono limitati alla circonvallazione, dove si scarica il traffico proveniente dai paesi etnei, ma hanno riguardato anche la città. Paradossalmente tranne il centro, dove i cittadini hanno ormai imparato a servirsi della Metropolitana“.
I Vigili sono stati impegnati anche nel liberare, dalle tante auto parcheggiate irregolarmente, il percorso dello shuttle navetta della FCE tra il parcheggio Santa Sofia (via Zenone) e la stazione Milo della metropolitana.
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