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ERASMUS – Le città europee dove vivere costa meno

In partenza per l’Erasmus? State per vivere un sogno ad occhi aperti, ma attenzione a considerare anche le spese da affrontare per non trovarvi impreparati. Una ricerca ci dice quali sono le città europee in cui vivere costa meno.

L’Erasmus è un sogno per moltissimi studenti, un’esperienza che cambia la vita e un’emozione difficilmente descrivibile a chi non l’ha provata. Dopo i primi entusiasmi della partenza, però, i fattori da considerare sono moltissimi e quasi sempre sono principalmente economici. Perché sì, l’Erasmus potrà pure essere un’esperienza unica, ma le spese da affrontare sono moltissime. E come si affrontano le spese in una città diversa dalla propria?

Per aiutare i futuri studenti Erasmus a conoscere meglio il costo della vita nelle principali città europee e aiutarli nella scelta, Uniplaces – portale per affitti di studenti universitari – ha fatto una ricerca prendendo in considerazione quindici città europee, confrontandone i costi relativi ad alloggio, pasti e trasporto. Dai risultati, si può tracciare un breve profilo di ogni città e metterla a confronto con le altre per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

L’analisi proposta da Uniplaces parte dall’ipotesi di avere a disposizione un budget mensile di 500 euro. Un discreto gruzzoletto che, però, a volte non basta neanche per l’affitto. Difatti, occorre tenere in considerazione la meta che si sceglie perché non tutte le città hanno gli stessi costi e ce ne sono alcune in cui risulta troppo costoso vivere. E questo è vero in particolar modo per l’affitto che, nella maggior parte dei casi, distrugge l’ipotesi di riuscire a mantenersi con soli 500 euro al mese. Tra le città “di lusso” troviamo Bruxelles, dove un appartamento condiviso costa in media più di 500 euro, Amsterdam (522 euro), Parigi (607 euro), Monaco di Baviera (642 euro), e al primo posto Londra con ben 680 euro di affitto al mese. Tra le città meno care, troviamo invece Porto, città portoghese in cui il costo di una stanza corrisponderebbe a circa il 52% del nostro budget, Varsavia (58%), Lisbona (61%) e Praga con i suoi 313 euro mensili. Nella fascia medio-alta, invece, si piazzano Barcellona, Madrid e Berlino.

Ma questo – anche se il più grosso – era solo il primo grande scoglio economico. Dopo esserci assicurati un posto letto in linea con i nostri bisogni, occorre pensare al vitto. Ancora una volta, Londra è la città più costosa tra tutte quelle prese in considerazione dalla ricerca: mangiare nella capitale inglese costa circa 340 euro al mese. Carissime anche Amsterdam e Bruxelles e Parigi dove la spesa per il cibo si attesta intorno ai 300 euro mensili. Le città più economiche in assoluto dal punto di vista alimentare sono, invece, Budapest e Praga, dove si può sopravvivere con soli 80 euro al mese. Tra le altre mete più economiche, troviamo poi la Spagna dove a Madrid e a Barcellona la una spesa stimata è di circa 200 euro mensili; Lisbona, Berlino, Porto e Varsavia.

L’ultima grande spesa da tenere in considerazione, quando si parte in Erasmus, è quella che riguarda infine i trasporti pubblici. Se la nostra scelta ricade infatti su una grande città europea, un abbonamento mensile per i trasporti è una spesa inevitabile per qualsiasi studente. In buona parte delle mete prese in analisi, spostarsi costa poco: in media 12 euro al mese a Bruxelles, Budapest, Praga, Varsavia e Monaco. Nella fascia media si piazzano Parigi, Porto, Madrid, Berlino, Lisbona, Barcellona e Amsterdam. Mentre, ancora una volta, la più cara anche in questo campo si riconferma Londra con un costo mensile per i trasporti pubblici di 104 euro.

Facendo un rapidissimo confronto tra tutti i dati raccolti da Uniplaces, dunque, non è difficile notare come le città più costose per uno scambio all’estero siano Londra, dove in media per affitto, cibo e trasporto si spendono 1124 euro al mese, e Parigi dove complessivamente se ne spendono 915. Perciò, la scelta della città in cui trascorrere il proprio Erasmus non deve mai essere lasciata al caso o presa alla leggera: al di là dell’entusiasmo della partenza, bisogna stare attenti alle spese perché i costi da affrontare possono diventare esorbitanti.

Antonietta Bivona

Giornalista pubblicista e direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict. Dopo un dottorato conseguito presso l'Università degli Studi di Catania, è ricercatrice in lingua e letteratura francese. Insegna nei corsi di laurea triennale e magistrale del Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell'Università degli Studi di Enna. 📧 a.bivona@liveunict.com

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