Quante sono le occasioni mancate, i fraintendimenti sul cibo, una località scambiata per un’altra o le gaffe che vi sono capitate in vacanza all’estero a causa della scarsa conoscenza della lingua locale? Scommettiamo che più di uno di questi episodi vi sia effettivamente capitato.
Infatti, ben il 69 per cento degli italiani, si rammarica di non aver imparato almeno qualche frase della lingua della località prescelta per le vacanze, secondo il sondaggio diffuso da Airbnb e Babbel. Il sondaggio in questione, che conta più di 17.500 intervistati, ha però messo in evidenza che il vecchio luogo comune, che vuole gli italiani i più scarsi nel parlare le lingue straniere, è errato: infatti i francesi detengono il primato tra coloro che si rammaricano di non aver saputo comunicare e interagire correttamente nella lingua del posto.
Nello specifico più della metà degli italiani intervistati rimpiange di non saputo interagire o comprendere sul posto, in particolare in contesti ben specifici quali le informazioni di tipo culturale; più del 15 per cento ritiene di aver perso informazioni rilevanti su luoghi da visitare o eventi interessanti.
Tuttavia, gli inconvenienti e gli equivoci più imbarazzanti e spiacevoli avvengono soprattutto a tavola. Più di un terzo degli italiani ha incontrato difficoltà palesi nel saper leggere un menù, che il più delle volte riportava una traduzione approssimativa, e si è ritrovato davanti un piatto diverso rispetto a quello che si aspettava. Gli spostamenti sono fonte di estremo disagio, perché nonostante l’uso del Gps, in più della metà dei casi, gli intervistati sono finiti, con sconcerto, in una località diversa da quella desiderata, perdendo tempo e denaro. La fama di latin lover degli italiani, di fronte alle incomprensioni linguistiche, inizia a vacillare: più del 7 per cento ha sostenuto che gli sforzi fatti per comunicare non hanno ottenuto alcun successo hanno dato luogo ad imbarazzanti equivoci.
Tuttavia gli errori non son fatti per ripetersi, pensa quasi la maggioranza degli italiani che, una volta a casa, si ripromette di imparare meglio le lingue in modo da non incappare nuovamente negli stessi problemi. Più del 54 per cento,punta ad imparare essenzialmente le espressioni utili a cavarsela a livello pratico, nell’utilizzo dei mezzi di trasporto, nella ricerca di un buon ristorante e del cibo. Soltanto il 17 per cento mostra attenzione alle forme di galateo, a differenza del Regno Unito, interessato particolarmente alle espressioni di cortesia.
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