Arriva dopo 24 ore la risposta del Comune di Catania, dopo la tragica vicenda, e il tragico epilogo, l’intervento dell’Assessore D’Agata: “Circonvallazione, tragedia inaccettabile. Il Comune prepara ulteriori accorgimenti di sicurezza: subito le strisce pedonali rialzate”. Gli studenti del Polo B di medicina hanno lanciato una petizione online.
L’assessore Rosario D’Agata: “La morte di Danilo è un fatto tragico che sconvolge tutti. La mancanza di senso civico e di rispetto minimo delle norme stradali hanno prodotto una disgrazia inconcepibile“. Saranno presto realizzate le strisce pedonali rialzate che dappertutto in città hanno nettamente migliorato la sicurezza. “Purtroppo – continua l’assessore – la mancanza di senso civico e di rispetto minimo delle norme stradali hanno prodotto una disgrazia inconcepibile. C’erano le strisce pedonali, c’era un semaforo rosso, c’era la fila delle altre auto ferme, la nulla è valso a fermare il pirata della strada che speriamo sarà presto nella mani della Giustizia e giudicato severamente alla luce della nuova legge sull’omicidio stradale”.
“Siamo favorevoli – continua D’Agata – ad accogliere le richieste per la realizzazione di una passaggio pedonale sopraelevato ma collocheremo anche, in tempi brevi, le strisce pedonali rialzate, che dappertutto in città hanno nettamente migliorato la sicurezza. Inoltre aumenteremo i controlli da parte dei Vigili Urbani anche attraverso gli autovelox”.
“Lanciamo – conclude l’assessore – un appello agli automobilisti catanesi affinché guidino con intelligenza, prudenza e rispettando le norme stradali. Senza questo senso civico si rischia di vanificare l’impegno di tutti verso la sicurezza e di provocare altri gravi incidenti”.
Il progetto elaborato dai tecnici comunali prevede la realizzazione di 5 passaggi pedonali sopraelevati lungo la Circonvallazione. Il vecchio passaggio pedonale sopraelevato fu rimosso nell’agosto 2013 perché era diventato pericolante e non veniva quasi più utilizzato in quanto oscillava troppo poiché era divenuto anche instabile. Il metallo era in gran parte arrugginito e si era ossidato nell’attacco con le fondazioni; inoltre non era realizzato con criteri antisismici e non era fruibile da parte dei disabili. Una volta rimosso è stato finora custodito dalla ditta che ha provveduto all’operazione e si possono riutilizzare da esso alcuni profilati in acciaio che sono rimasti in ottime condizioni.
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