Quasi 1000 studenti del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania sono stati intervistati a un anno dalla laurea. Dai dati, pubblicati nell’indagine Almalaurea, si può tracciare il profilo dei laureati catanesi e la loro condizione occupazionale.
I laureati del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania conseguono il titolo in ritardo rispetto al numero di anni previsti. Gli iscritti ai corsi laurea triennale impiegano poco più di 5 anni, conseguendo l’alloro intorno all’età di 25 anni. Si riducono i tempi per la specialistica, dove occorrono circa 3 anni o poco più e ci si laurea intorno ai 29 anni.
Dati più positivi sono quelli che riguardano, invece, il voto di laurea che in media si attesta sopra il 100/110 e lode. Se i laureati di primo livello ottengono una votazione di 102, ben più fortunati sono coloro che conseguono la laurea specialistica, dato che il punteggio si alza notevolmente, raggiungendo la media di 109.
Tuttavia, per qualsiasi laureato, è fondamentale trovare riscontro nel mondo del lavoro. Fin dai tempi meno sospetti, chiunque volesse intraprendere una carriera umanistica si è interrogato sulle possibilità lavorative che lo attendevano. La polemica sui corsi di studio umanistici rimane un tema caldo per molte generazioni e, oggi più che mai, si discute dell’utilità di un corso di studio.
Le opportunità lavorative sembrano aumentare soprattutto per i laureati di secondo livello, di cui circa il 40,8% ha un lavoro. Mentre tra i laureati triennali lavora il 26,3%; da questo ultimo dato abbiamo escluso chi ha conseguito una laurea triennale, ma non lavora e non è in cerca di lavoro: questa fetta rappresenta circa il 40% e potrebbe voler cercare un impiego solo al termine degli studi.
Ma quando avviene l’ingresso nel mercato del lavoro? Circa il 50% e anche oltre inizia a cercare un impiego solo dopo aver conseguito la laurea. Subito dopo si trovano coloro che, dopo aver ottenuto il titolo, hanno continuato a svolgere la professione scelta durante il percorso universitario. Questo è, senza dubbio, un dato su cui poter riflettere: per mantenersi gli studi, per necessità o per fare esperienza, alcuni giovani preferiscono anticipare il contatto con il mondo del lavoro.
Quali sono le occupazioni principali? Una grande maggioranza degli intervistati lavora per un privato. Si può notare che il settore più gettonato per i laureati in Scienze umanistiche è quello commerciale; al secondo posto si trova il settore dei servizi, dedicati all’arte, alla cultura, allo sport e alla società; in terza posizione vi è ricerca e istruzione.
Non dimentichiamoci che oggi viviamo in una società in cui tutto è finalizzato alla conquista di un posto di lavoro, di uno stipendio, ma anche del successo. Un mondo in cui le competenze professionali contano parecchio. I laureati del Dipartimento di Scienze umanistiche credono che, dopo aver conseguito la laurea, abbiano avuto un miglioramento nel lavoro soprattutto grazie alle competenze professionali; allo stesso tempo, il 41% degli intervistati ritiene di aver utilizzato in misura ridotta quelle stesse competenze specifiche di un corso di studi.
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