La ricerca dell’Alma Mater pubblicata su Scientific Reports-Nature mette in evidenza i rischi delle e-cig.
“Non producendo combustione di tabacco come le sigarette tradizionali, le sigarette elettroniche sono generalmente considerate meno dannose per la salute. L’assenza di combustione non evita però la produzione di sostanze tossiche come acroleina, formaldeide e acetaldeide”. Comincia da qui lo studio dei ricercatori dell’Alma Mater di Bologna che negli scorsi mesi hanno avviato un’indagine tossicologica approfondita nel modello animale per capire quali possono essere gli effetti dei vapori prodotti dalle sigarette elettroniche.
Il risultato, pubblicato su Scientific Reports-Nature, ha evidenziato come i vapori delle e-cig producono un insieme di perturbazioni che portano alla trasformazione di sostanze pre-cancerogene in cancerogeni finali. La ricerca ha inoltre mostrato una diminuzione della capacità antiossidante del tessuto polmonare e l’aumento della produzione di radicali liberi: due condizioni che sono causa di tumori, invecchiamento cellulare e malattie degenerative. Come se non bastasse “svapare” aumenta significativamente anche i livelli di colesterolo con una maggiore probabilità dunque di imbattersi in patologie cardiovascolari.
Infine, altra scoperta della ricerca dell’Unibo che se confermata anche sull’uomo sarebbe davvero sconvolgente, riguarda il danneggiamento dell’informazione genetica: negli animali esposti ai vapori delle sigarette elettroniche sono stati osservati danni al Dna delle cellule del sangue.
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