Tra le notizie più recenti ce n’è una che ha sconvolto gli utenti di tutto il mondo: WhatsApp nei giorni scorsi ha smesso di funzionare, generando disagi nelle telecomunicazioni. L’app è andata offline in molti Paesi del mondo, un problema per il quale Facebook stesso si è scusato, essendone relativamente da poco il proprietario.
Facebook ha assicurato il malfunzionamento anche di Google, Android, Microsoft ed Apple, insomma una sorta di blackout generale di alcuni tra i più grossi sistemi tecnologici al mondo, ma le cause di questi malfunzionamenti non sono state del tutto chiarite. Subito hanno spopolato i post sui vari social media in cui si accusava la più nota applicazione di messaggistica istantanea di scarsa attività; gli utenti hanno dichiarato di aver riavviato i dispositivi e reinstallato Whatsapp, non ottenendo alcun effetto positivo.
Ma qual è stato il motivo di questo blackout? È altamente probabile che dietro tutto ciò ci sia una momentanea tempesta solare in atto: il NOAA aveva annunciato che giorno 3 maggio una nube di particelle avrebbe investito il campo magnetico terrestre ed eventualmente generato qualche momentaneo blackout delle telecomunicazioni. La NASA aveva già preannunciato questa tempesta giorno 22 aprile, affermando che tale tempesta sarebbe stata una conseguenza di alcuni buchi coronali: i buchi coronali sono generati da delle importanti variazioni delle linee di flusso del campo magnetico solare, quando questi si vengono a formare, il vento solare, risulta meno trattenuto dal campo magnetico del sole.
Ma non è accaduto nulla di seriamente tragico, e Whatsapp ha ripreso a funzionare perfettamente verso le due del mattino. Il mondo è andato avanti ugualmente, sebbene l’app avesse smesso di funzionare. Poco male: se per due ore ogni tanto ci si ritrova offline non muore nessuno. C’è da sperare che queste tempeste passeggere non provochino danni più permanenti.