Tra le mura della città di Catania, oltre ai meravigliosi resti delle civiltà passate, sono presenti anche stimoli di creatività. Ci sono giovani, infatti, che hanno deciso di sfidare loro stessi e la realtà in cui vivono, creando una web series incentrata sul mondo di Batman che vede come protagonista un Joker anziano e morente raccontare la storia di Gotham, culla di criminali e paladini, uomini e donne, etichettati sotto il nome di “villains” o di “eroi”. Un racconto che, come un treno verso la follia, percorrerà il presente, il passato e il futuro di Gotham City.
Il professore Alessandro De Filippo ha così commentato l’incontro che ha integrato e arricchito la sua lezione di “Televisione e linguaggi multimediali” presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania: “L’incontro con Bruno Mirabella ha messo in luce anche il gap che la ricerca accademica deve recuperare, per cominciare a capire cosa stia realmente succedendo. Forse la critica audiovisiva deve chiedere aiuto agli studiosi dei media digitali, forse provare a elaborare schemi e strutture insieme ai filosofi e agli antropologi, forse elaborare griglie d’analisi insieme ai semiologi e ai linguisti. L’unica cosa importante è non restare fermi e far finta che nulla stia cambiando.”
Like me, like a Jocker ha riscontrato un successo di pubblico internazionale, grazie alla partecipazione a diversi festival e al riconoscimento di importanti premi, tra i quali:
Miami Web Fest 2015:
Best Editing
Best VFX
Rome Web Awards 2015:
Best Directing Fan Film: Bruno Mirabella
Best Screenplay Fan Film: Bruno Mirabella
Best poster Fan Film
Best Actor Fan Film: Salvo Sally Cosentino
Sicily Web Fest 2015: Best Make Up
Bilbao Web Fest: Epic Amets
Wolrd Wide Web Fest: Best Fantasy/Sci-fi Web Series.
Da dove è nata l’idea di scrivere di un villain? Oltre al ruolo emblematico di Joker, è stato decisivo quello dell’attore Heath Ledger, che ha fatto amare questo protagonista?
L’idea di base della serie è partita dalla costruzione di un monologo sulla follia. Il depositario di questo monologo appartenente alla cultura pop contemporanea non poteva essere che il Joker. Mi accorsi subito però che per veicolare l’interpretazione che ha questo personaggio sulla follia, non poteva il discorso esaurirsi solo su di lui, avevo bisogno di parlare della sua nemesi innanzi tutto: ossia Batman. Questi due personaggi sono la coppia di nemici sicuramente più riuscita nel mondo dei fumetti e non solo, perchè uno è complementare all’altro. Non si uccidono, ma continuano questa lotta eterna proprio perché è come se la loro opposizione sia in realtà un legame inscindibile. Le sfumature dei loro valori vengono incarnati da altri villains ed eroi, e da qui il lavoro enorme sui personaggi ci ha richiesto la creazione di una serie. Assumere il punto di vista del Joker ci permetteva anche di diversificarci dalle grosse produzioni e potevamo raccontare le vicende di Gotham City in mondo originale e inedito. L’interpretazione di Ledger è stata sicuramente fondamentale per arricchire la figura del Joker, non solo buffone e criminale, ma agente del caos e rivitalizzare il look che l’immaginario collettivo aveva su di lui, ma ricordiamoci che parliamo sempre di un personaggio con settantanni di storia editoriale e portato sugli schermi anche dall’immenso Jack Nicholson. Noi abbiamo voluto creare un omaggio a tutte le varie versioni cinematografiche e televisive che Mister J ha avuto con il make up del Joker del Futuro.
Un successo riscontrato anche oltralpe. Avete notato differenze a livello di interesse tra gli appassionati italiani e quelli stranieri?
I fan dell’universo di batman sono tutti una grande famiglia, e non abbiamo riscontrato differenze “geografiche”, siamo molto contenti di avere abbattuto la barriera della lingua con i sottotitoli in inglese e spagnolo e che averla girata in lingua italiana non sia stato problema, tanto è vero che abbiamo ricevuto molti premi internazionali, oltre che avere fan da tutte le parti del mondo. Ci piacerebbe il coinvolgimento di altri traduttori per arrivare in più posti possibili. E’ questo il bello del web, magari il tuo vicino di casa non conosce la serie, ma un ragazzo in India si. Un’altra grande soddisfazione è aver fatto conoscere Joker e Batman a persone che non si erano mai avvicinate all’argomento.
Siete stati invitati a svolgere una “lezione” agli studenti del DISUM. Quali sono i principali punti che volete far passare?
Innanzi tutto siamo davvero felici che il professore Alessandro De Filippo mi abbia invitato e che abbia ritenuto utile la nostra esperienza per i suoi studenti. Il messaggio che vogliamo far passare è che dei ragazzi di Catania con pochi mezzi e risorse, ma tanta voglia di fare e di collaborare insieme abbiano messo sù, con sacrifici e molto lavoro, un progetto di questa portata. L’autoproduzione e la ricerca di produzione dal basso è molto importante dove la distribuzione online può farti conoscere senza intermediari, anche grazie ai festival. Attraverso la mia esperienza diretta voglio raccontare il mondo ancora misterioso delle serie web e dei fan film. Tipi di format ricchi di opportunità ancora tutte da scoprire e che hanno anticipato le piattaforme di tv in streaming adesso così popolari. Oltre al ruolo centrale della comunicazione sui social.
Quali sono i progetti per il futuro? Cosa dovrà aspettarsi il pubblico di fan?
Stiamo completando gli ultimi tre episodi della prima stagione, in modo da arrivare ad otto come da sempre dichiarato. Poi lanceremo la nostra campagna crowdfunding su alcune piattaforme , il cui video/trailer è stato preparato con cura parallelamente con la produzione degli ultimi episodi, e che ci servirà per produrre la seconda stagione anche essa di otto episodi con tanti nuovi Villains come Due Facce, Pinguino e Poison Ivy. In questi ultimi tre episodi invece vedremo finalmente se la terapia fra Joker e la dottoressa Quinzell avrà buon esito, le trame politiche e gli intrighi nel manicomio di Arkham Asylum, le origini del Joker e il suo destino finale nel futuro, tante scene di combattimenti e di azione, colpi di scena e infine la comparsa del grande assente di questa prima stagione… Un indizio? Ha un mantello e delle orecchie a punta…
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